TEMPIQUIETI- Vittoria Ravagli: i landais a scuola

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Il 25 novembre del 2013 abbiamo organizzato a Sasso, nella sala del Consiglio, con il Patrocinio del Comune – Assessora P.O. – un pomeriggio, come negli ultimi anni – insieme ai ragazzi della nostra scuola media Galileo Galilei, le classi terze.

Il nostro Gruppo – il Gimbutas di Sasso Marconi – veniva da una recente esperienza, fatta a Bologna, ampliamente riportata da Cartesensibili ( https://cartesensibili.wordpress.com/2013/10/09/100thousand-poets-for-change-a-bologna-vittoria-ravagli-racconta-i-landays-nel-giardino-del-guasto-parte-2/#comment / https://cartesensibili.wordpress.com/2013/10/06/100thousand-poets-for-change-a-bologna-vittoria-ravagli-racconta/).

). Amiche ci hanno informate che la lettura dei landais, nei giorni intorno al 25 novembre, si è diffusa in diversi luoghi: a Piacenza, a Bologna in più iniziative, a Zola.

A Sasso il tema era:

Landais – Brevi poesie per ricordare il coraggio delle donne afgane e la lotta di tutte le donne contro la violenza e la privazione della libertà

Le insegnanti ed i ragazzi erano stati informati ed avevano avuto materiale su cui lavorare.

Senza ogni retorica posso dire che il risultato del loro impegno ci ha stupite piacevolmente. E’ stato incredibilmente bello vedere ed ascoltare ragazze e ragazzi, indifferentemente, leggere e sostenere, seriamente, posizioni certo non semplici per loro, e farlo pubblicamente, davanti ai loro genitori – madri e padri – alle insegnanti, ai compagni. Ed in quel luogo, la casa dei cittadini, il Comune, la Sala Consiglio. Il loro impegno ha riscosso grande successo. E’ quindi un messaggio positivo che ci dà speranza, il loro. Parole difficili e dure a volte, scritte di getto, che riportiamo.

Iniziamo dai ragazzi della III A.
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Sono come il cotone:
prima o poi mi butteranno via

*

Sono nata con dei sogni
Ma sono morta per bisogni altrui

*

Io sono una donna
Lo dicono gli altri, ma in fondo ho solo 8 anni.

*

Uomo crudele
Credi che tutto ciò sia vita ?

*

In un abbraccio sforzato
I miei diritti hai violato

*

Ieri avevo un volto, dei sogni
Oggi sono sfigurata ma i sogni restano

*

Noi donne abbiamo il coraggio
ma gli uomini hanno la forza bruta

*

I miei genitori hanno scelto
per me .Scegliere te? Io non l’avrei mai fatto.

*

Il matrimonio è il paradiso,
il mio matrimonio invece è un inferno.

*

Se diventare donna significa avere te
al mio fianco, preferisco rimanere bambina per sempre.

*

I miei genitori hanno preferito
i soldi piuttosto che la mia felicità.
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Volevo essere felice,
ma tu mi hai tolto la forza per esserlo.

*

Le donne sono preziose
Stuprarle e ammazzarle non sono cose amorose.

*

Non serve ammazzarle
Basta solo amarle.

*

Non rinunciare alla persona che ami
Prima o poi riuscirai a conquistarla

*

La madre per me è tutto
mi ha portato in grembo per nove mesi e mi sta accudendo da 14 anni

*

Hai visto il mio volto urlare
Disperazione, bene ora non lo vedrai più.

*

Tu mi hai tolto la libertà
E la dignità solo per un velo…

*

As a child you married me
But not loved me, he just exploited

*

Mi hai tagliato la gola
E la mia vita hai negato

*

Diritti negati, vita negata
Questa è la mia situazione

*

Hai strappato le mie ali
proprio mentre stavo imparando a volare.
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Il corpo pesante, pieno di ferite
l’anima leggera,  se ne va come farfalla nel sole.

*

Zahara si è data fuoco
ha acceso una luce nel buio della sua vita.

*

Sono morta dandoti la vita
ti ringrazio : solo con te ho capito l’amore.

*

Le signore non dovrebbero
essere trattate come un gioco.

*

Mi dicevi che non mi avresti mai lasciato
ma hai trafitto il mio cuore

*

Avevi una voce ben chiara
Adesso mi dici che vuoi chiudermi in una bara

*

Mi hai visto piangere
Adesso le mie lacrime non sono più libere

*

Mi strappavi il chador
e mi dicevi che non ero niente!

*

Donna, sorgi come il sole
e illumina un giorno cupo e triste.

*

Arriverà una nuova alba
dove tu sarai uguale all’uomo, donna.

*

Il velo che mi copre tutta,
non potrà mai nascondere il mio vero io.
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Fino a che la pioggia cadrà,
io non mi vergognerò di essere donna.

*

Mi hai illuso del tuo amore
volo via libera di cambiare.

*

Il sangue scorreva via
e il mio corpo senza vita lasciavi.

*

Dopo il tuo passaggio
vorrei solo essere un fiore d’autunno.

*

Tutti mi dicevano “ donna”,
ho perso la vita in un corpo di bambina.

*

La mia vita vale di più
di tutti i riyal del mondo conosciuto.

*

Le lacrime hanno lavato
le ferite che hai apportato in me.

*

Mi hanno piegata,
ma non mi sono mai spezzata.

*

Il profumo dei fiori,
una vita di spine.

*

L’onore della famiglia,
per l’orrore della mia vita.

*

Disegni neri,
su fogli neri.

*

Ai ragazzi della III A è piaciuta questa forma poetica e l’hanno utilizzata spontaneamente per partecipare al Concorso Letterario della sezione A.N.E.D. di Bologna – a.s. 2013-2014 – Tema: “L’aspirazione alla vita in un mondo di pace, accoglienza e solidarietà”. Di questo ci informa la loro insegnante di italiano Annarita Degli Esposti.
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Ora alcuni landais copiati da un power point molto bello presentato il 25 novembre dalla III B:

Non mi vuoi far fare il medico
ma ricordati che anche tu un giorno sarai ammalato

*

Sono stata venduta ad un uomo
che mi chiamava moglie

*

Scrivo per non morire dentro
ascoltami, non lasciarmi sola

*

Tu mi rubi l’infanzia
e mi regali un inferno

*

Mi nascondi dal mondo
ma tutti devono vivere la vita

*

Troppe vite buttate
nel mare infinite lacrime

*

Una farfallina azzurra
che si dibatte in una ragnatela.

*

Non fermerai il mio spirito
perché combatte per una giusta causa

*

Mi hai usata per i tuoi comandi
ora che non ti servo più mi getti via

*

Tu mi hai tolto i miei diritti
i sogni sono le uniche cose che mi fanno sperare

*

Io vedova isolata
presa in giro dallo stesso padre

*

Sposo io sto male
ma la mia febbre sei tu

*

Si chiama mondo
l’unica cosa che non ho mai conosciuta.
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8 Comments

  1. Il 27 novembre scorso a Pisa , durante l’incontro :LA PAROLA CONTRO IL SILENZIO , sono state lette le poesie contro la violenza alle donne tratte dalle antologie Cuore di preda e Unanimemente . Nell’occasione sono stati citati alcuni landays di donne afgane , che per la loro brevità e per l’intensità emotiva ,sono particolarmente efficaci nell’affrontare il tema della violenza . E’ importante cominciare dalla scuola

  2. Sono rimasta stupefatta per la capacità di sintesi di alcuni di questi landys, hanno una potenza e una grazia che convivono alzandosi dentro la parola dalla scura orrenda violenza di cui dicono, appunto, la forma e la sostanza. Davvero molto brave le allieve di questa scuola…davvero incisivo il lavoro che hanno condiviso. Ringrazio inoltre Vittoria Ravagli e il Gruppo Gimbutas che hanno curato questo percorso.fernanda f.

  3. Sono i ragazzi quelli che cambiano, se lo vogliamo. Se noi facciamo un passo indietro e lasciamo che loro vadano avanti, come succede un po’ in ogni luogo, quando le cose non funzionano e pare che non ci sia soluzione. Associazioni e istituzioni debbono essere per i giovani solo un appoggio: gli attori del messaggio è necessario siano loro, con la loro chiarezza, direi purezza

  4. l’educazione alla vita, e la prospettiva da cui bisogna guardarla e agirla individualmente e collettivamente cominciano-dovrebbero cominciare-sempre dalla scuola. Un grande Grazie a chi promuove queste iniziative che danno risultati meravigliosi e meraviglianti.

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