giardino del guasto- bologna
Il 28 settembre ci siamo ritrovate ai Giardini del Guasto a Bologna per leggere i landays scritti da noi e da altre. L’incontro era previsto nell’ambito delle tre giornate organizzate dai 100Thousand/ poets for change a Bologna (27/28/29 settembre 2013).
.
In questo giardino stranissimo, nel cuore delle città, fatto di tanti su e giù, irregolare, con parti aperte ed altre verdissime ed avvolgenti, gradini ovunque e leggeri segni a indicare percorsi, con un basso muro un po’ inquietante, rivelatosi poi un serpente amichevole, siamo state accolte dalle grida gioiose dei bambini, che occupavano giocando, come fossero al mare, una specie di fiumiciattolo in cemento in cui correva pochissima acqua, sufficiente però a farli felici.
Un giardino che col passare del tempo è sembrato ideale per le donne, così diverse le une dalle altre, che si sono succedute, con le voci di fondo dei bambini, come grida di uccelli. Donne in gruppi e singole; anche qualche uomo, che ci ha seguito con amicizia ed ha letto landays.
.
E’ uscito forte, per la sua presenza così vera e cruda, dolorosissima, il gruppo di Annassim, con le sue donne Egiziane, appena tornate dalla loro terra di origine, a raccontare quello che hanno visto, vissuto, senza filtri. Noi, che scriviamo a tavolino, ci siamo sentite delle privilegiate, pur essendo lì per parlare di problemi sofferti a volte anche personalmente. Le ragazze egiziane hanno portato un silenzio, un rispetto, una solidarietà, tangibili.
.
.
Bellissimo questo primo incontro di landays, nel Giardino del Guasto, che alla fine ci assomigliava, diverso ed accogliente. C’è stata condivisione e affetto. ll suono leggero dei tamburi e gli strumenti di Antonio Masella, hanno accompagnato le nostre voci come sospiri. Emozionante.
Vittoria Ravagli del gruppo Marija Gimbutas
Nota : Seguono i landays che donne singole ci hanno spedito per l’occasione e/o letto. Prossimamente i landays letti dai gruppi
.
.
In memoria di Laura Prati, sindaca di Cardano al Campo. Assassinata da un viglile urbano
(13 luglio 2013)
Laura non cercavi allori
per la tua fermezza ma equità e buon governo
*
In memoria di Lea Garofolo, vittima di mafia, alla figlia Denise, testimone, e alle 15 giovani donne solidali,che hanno reso pubblico il processo ( aprile 2012)
Dicono che l’unione fa la forza
ma voi mostrate che l’unione fa l’intelligenza dell’amore
*
femminicidio
Parola due volte assassina
ruba alle donne la vita e la sovrana umanità
*
Strage di donne
Assassinano le donne
uomini che non farebbero male a una mosca!
*
magistrale Adrienne Rich
Nati di donna: perché
stupratori e assassini lo dimenticano?
*
Profezia
Due sono i Sessi : io profetizzo
che lo Spirito umano ci guiderà all’alleanza
Maria Laura della Rosa Antonellini
.
.
Un tempo ero una palma
Non c’è più il deserto, ma un immenso palmeto
*
Ci avete tolto l’aria
ma noi siamo le foglie che respirano
*
Mi hai afferrato per la gola
Senti come urlano le mie sorelle
*
Crollano le vostre certezze
Intravedo una nuova aurora al mondo
Antonella Barina
Sono venuti a prendermi
ad aprire la porta è stato mio padre
*
hanno bruciato i miei libri
anche mio figlio rideva tutto eccitato
*
tuo padre non vuole che scrivi
perché sa leggere solo il suo nome
*
guardalo dritto negli occhi
guarda quell’uomo come fosse un serpente
*
quando violentano una donna
dove sono i mariti i fratelli?… Sono lì!
*
era ubriaco e m’insultava
gli ho soltanto premuto il cuscino sul collo
*
se uccidete tutte le donne
chi, chi tra di voi allatterà il mondo?
*
faccio finta di ricamare
con l’ago ed il filo scrivo ciò che ho taciuto
*
noi siamo come matrioske
ucciderete la prima, non tutte quante
mio marito non è violento
nel dubbio, in cucina, ho i coltelli di plastica
*
t’inseguirò, come un segugio
ti porterò in piazza al ludibrio del mondo
*
tienimi il sacco, mi ordinò.
No. Non più, dissi, alzando fiera la testa.
*
sul mio corpo ha sfogato la rabbia
e mi trema la mano mentre scrivo landays
*
papà sta russando, appagato
scappa, sorellina, corri senza voltarti
*
odio le donne, non so perché.
troverai la risposta sfogliando la Bibbia
*
l’hanno eletto Cardinale
quel ragazzo che violava le bambine
*
se ti acchiappa, fingiti morta
così fa la cincia per scappare dal gatto
*
ditemi se questo è un uomo
che ostenta il suo membro dove giocano i bimbi
*
amica afgana scrivo per te
perché mi vergogno a denunciare il mio uomo
*
quando una donna non piange più
un grande silenzio roderà le tue notti
*
sorella afgana, non fidarti di me
scrivo landays ma proteggo il mio uomo
*
sono stata più svelta di lui
ho il coltello dalla parte del manico
*
amati gigli di settembre
qui torneremo tutte insieme per danzare
Aldina De Stefano
.
..
LAMENT(AZIONI)
Sguardo truce occhi di fuoco
calci e pugni sul feto che porto in grembo
*
Chiusa nel mio silenzio (ad)do(lo)rato
come ho potuto amare il mio carnefice?
*
Un ragazzo un uomo un marito
e poi un padrone un aguzzino un assassino
*
Mi entra dentro senza amore
sento che per sempre si ferma il mio cuore
*
Tremo se ritorna a casa
il mio sogno è volato via senza rumore
*
Ferma immobile non respiro
mi accuccio nell’angolo più lontano da lui
*
Lui ordina e comanda duro
io servo ubbidisco e sempre piango
*
Odio quell’uomo che mi batte
dov’è il ragazzo che mi doveva tanto amare?
*
I miei cuccioli attoniti lì
filmano immagini che li feriscono a morte
*
Amore rabbia disperazione
guerra odio vendetta e ribellione
Alba Piolanti
.
essere nel mio pensiero
rivoglio la memoria di stirpe padrona
*
ho finalmente un amore
celato per anni: è amore per me
e diventiamo storia per tutte le altre
*
le ragazze camminano
col passo lungo ed i capelli al vento
*
passi pesanti armi pronte
intanto un seme sfuggito mette radici
*
senza bisogno di volare
stacchi un pezzo di cielo lo metti sul cuore
*
non i sogni sono reali
è reale la nostra forza di sognare
*
le ragazze della prima B
insieme non si lasceranno aggredire
*
mi faccio donna libera
se ogni giorno uso la mia libertà
*
alleva la guerra bambini
rendendoli spietati insensati guerrieri
Anna Santoro
.
La mia piaga si è riaperta,
e oggi il tuo sguardo è olio bollente.
*
Ora vesto solo di bianco,
il colore che tu non puoi comprendere.
*
La madre canta piano tra sé,
si dondola mentre strofina via le macchie.
*
Il cielo ora s’è incupito,
e il fiore che era sbocciato si è richiuso.
*
Mi hanno strappato la pelle,
ma io abiterò i loro sogni per sempre.
*
Io sono colma di lacrime,
e l’acqua nel vaso si è quasi dimezzata.
*
Era ieri, mi hai sorriso.
Sono certa che in cielo hai imparato a volare.
*
Il vento spazza il temporale,
gli esili fusti d’orzo danzano contenti.
*
Le cicale stanno gridando.
La donna schiena dritta porta secchi d’acqua.
Giovanna Zunica
Li ho letti tutti attentamente, sono contenta di non dover scegliere. Alcuni mi hanno commosso in modo particolare…
Grazie a tutte ed un abbraccio a te, ferni…
bellissimi, grazie Vittoria, Fernanda e tutte le donne e uomini che vi hanno partecipato, è stato un dono di verità, memoria e voglia di cambiamento!
a te un grazie grande grande per tutta l’organizzazione dell’evento. ferni
li ho letti e li trovo particolarmente intensi, ho il rammarico di non avervi potuto ascoltare dal vivo, ma l’emozione è arrivata comunque.
Grazie infinite Fabia. f
un vero e proprio concentrato di vittimismo…
la nostra società è imbevuta di violenza a tutti i livelli, ma voi ne vedete solo una forma…
Caro Michele concordo con lei che è piena la vita di violenza, anche verbale, soprattutto quando si spara a caso.Forse lei non sa da dove nascano i landays, forse non sa nemmeno cosa siano, quindi perché parlare a vanvera non sapendo quale fosse il tema di cui lei conferma, con quanto dice, l’assoluta centratura. Quanto al vittimismo vorrei vedere se a lei lanciassero acido in faccia, la stuprassero in dieci o venti più grandi e grossi di lei, magari armati, che farebbe? si lagnerebbe? farebbe la vittima? Prima di dire servirebbe leggere da dove nascono e si sviluppano le cose.
fernanda f.