TRA LA PAROLA POETICA E LA MUSICA- Sergio Pasquandrea. Credo di essere felice: il Natale di Tom Waits

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Confesso: con il Natale ho più o meno lo stesso rapporto che aveva il Grinch del Dr. Seuss.

Perciò mi è sempre difficile trovare, nella melassa natalizia, qualcosa di consono al mio stato d’animo. A costo di sembrare irriverente e poco consolatorio, vi propongo una canzone di Tom Waits.
La versione originale sta in “Blue Valentine” (1978), ma a me piace di più questa dal vivo, che Tom apre e chiude con un’agghiacciante Silent Night.

Cartolina di Natale da una prostituta di Minneapolis

Ehi Charlie sono incinta
e vivo sulla Nona Strada
proprio dietro una libreria sudicia
in fondo a Euclide Avenue
e non mi faccio più di roba
e ho smesso di bere whisky
il mio uomo suona il trombone
e lavora alla ferrovia

dice che mi ama
anche se il bambino non è suo
e dice che lo crescerà lui
come se fosse figlio suo
mi ha dato un anello
che portava sua madre
e mi porta a ballare
ogni sabato sera.

Ehi Charlie penso a te
ogni volta che passo accanto a un distributore di benzina
per via di tutta quella brillantina
che ti mettevi sui capelli
ho ancora quel disco
di Little Anthony & the Imperials
(I think I’m going out of my head
Over you…)
ma qualcuno mi ha rubato il giradischi, per l’amor di Dio,
ma tu pensa un po’

Ehi Charlie sono quasi impazzita
dopo che hanno arrestato Mario
sono tornata a Omaha
a vivere con i miei
ma tutti quelli che conoscevo
o erano morti o in galera
perciò sono ritornata a Minneapolis
e penso che stavolta ci resterò.

Ehi Charlie credo di essere felice
per la prima volta dopo il mio incidente
vorrei avere tutti quei soldi
che spendevamo per la roba
mi comprerei una rivendita di macchine usate
e non ne venderei neanche una
solo guiderei una macchina diversa ogni giorno
a seconda di come mi sento.

Ehi Charlie per amor del Cielo
la vuoi sapere la verità?
non ce l’ho un marito
non suona il trombone
mi servono soldi
per pagare quest’avvocato
e Charlie ehi
forse mi daranno la libertà vigilata
per il prossimo San Valentino.

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Buon ascolto e (nonostante tutto) Buon Natale.

Sergio Pasquandrea

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