barbara natoli witt– stile ellenistico (Bucéfalo), vecchio disco d’oro
barbara natoli witt- figura femmminile di ceramica di origine azteca (c.e. ca14000-1528) e perline di argilla precolombiane -perle d’oro a 14 k y e perle di kinite. Tessuto con intagli ispirati al sole azteco e il simbolo di oyohualli, dio della musica e della danza in un disegno a forma di una goccia da indossare.
<<Le arti e i mestieri, l’artigianato, appartengono ad un tempo precedente la separazione avvenuta tra l’utile e ciò che è bello. Questa separazione è più recente di quanto si pensi: molti degli oggetti che si accumulano nei nostri musei e nelle collezioni private appartenevano a quel mondo in cui la bellezza non era un valore isolato e autosufficiente. La società era divisa in due aree principali, il profano e il sacro. In entrambi la bellezza era subordinata, in un caso all’utilità e nell’altro all’efficacia della magia. Utensile, talismano, simbolo: la bellezza era l’aura dell’oggetto, la conseguenza- quasi sempre involontaria- della relazione segreta tra la sua realizzazione e il suo significato intimo. La realizzazione: come è fatta una cosa; il significato: il senso per cui viene fatto. Ora, tutti questi oggetti, strappati dal loro contesto storico, la loro funzione specifica e il significato originale, sono offerti ai nostri occhi come divinità enigmatiche ed esigono da noi l’adorazione. Il transito dalla cattedrale, il palazzo, la tenda nomade, il boudoir della cortigiana e la grotta dello stregone per il museo è stata una trasmutazione magico-religiosa: gli oggetti sono diventati icone.>> E’ con queste parole di Octavio Paz che percorro la galleria di immagini offerte dalla rivista d’arte argentina Revista de Artes (Buenos Aires – Argentina- Edición Nº 33-Julio / Agosto 2012) relativamente ad un’artista particolare, Barbara Natoli Witt, che un’altra artista, italiana e conosciuta di persona, Marisa Iotti, mi ha portato alla mente, interessandosi entrambe di tessiture che le rendono ancora oggi una Penelope, contemporanea artista tessile e orafa, in cui i sogni sono ancora nodi, intrecciati con perle e pietre dure, con fili di colore diverso, curve di nuvole e ritorni di sole in navigazioni che sono sempre mappe dei sogni, dell’essere, dei desideri e delle asprezze fattesi arte e maestria, qui, in questo planetario fantastico, dove le creazioni si moltiplicano per ogni nostro sguardo.
Le collane spettacolari di Barbara Natoli Witt sono realizzate con le tecniche tradizionali con cui si realizzano gli arazzi e macramè ad incastro con fili colorati, cose resuscitate dal passato e di materiali diversi, pietre preziose e pezzi scolpiti di origine antico o di diversa estrazione culturale.
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barbara natoli witt- conchiglia scolpita a forma di tucano, appartenenti alla cultura Tairona, con perle e conchiglie antiche. Disco Olmec di ossidiana e barra curva, moderne perline spinello nero e oro 14k
barbara natoli witt- collana con antico cavallo di bronzo di Luristán, 1200 aC e antico sigillo di bronzo battriano , disco d’oro – perle di tanzania, opale dall’Etiopia,, oro antico e moderno 22k, turchesi antichi di battriana
barbara natoli witt- tartaruga di antico vetro romano , perle di vetro, granati e ametiste
Le sue opera si trovano in molte collezioni pubbliche e private americane, tra cui la Smithsonian Institution Cooper-Hewitt, il National Design Museum, il Museo delle Arti e Design di New York, il Museum of Fine Arts di Boston, il Museo di Oakland in California, e la Fernbank Museo di Storia Naturale di Atlanta.
Barbara ha trovato ispirazione per i suoi disegni in innumerevoli culture da quella greco-romana, a quella egizia, alla siro-ittita, copta, Mohenjo-Daro, Ashanti, berbera, Tuareg, della Costa d’Avorio e del Congo per nominarle alcune in Africa,e ancora turcomanna, tibetana, indiana, Kundan, indonesiana….e moltissime altre ancora tipiche culture dell’Asia,antiche e moderne culture della Cina; e di molti altri paesi del mondo, compresa la nostra, anch’essa fonte di ispirazione.
Nei suoi progetti mostra una impressionante gamma di simboli che portano e mostrano come effetto l’universalità di questo tipo di immagini in cui il mondo animale fatto di uccelli, farfalle, ragni, pesci, rane, serpenti, alberi, fiori, frutti, leoni, cervi, cavalli, sole, nuvole, si unisce ai volti delle maschere, alle mani e a motivi geometrici intersecando tra loro spiritualità e fantasia che ovunque, sulla terra, hanno espresso la meraviglia verso la vita e la carica magnifica di una umanità che ascolta e guarda la terra, il cosmo, sentendosene parte, non predatore o preda.
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barbara natoli witt- lavorazioni e simboli da cultura cinese ed egizia
barbara natoli witt- pettorale tunisino in argento smaltato 1987. Filo nylon, argento smaltato, lapislazzuli, ambra, pendente berbero
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L’unità di ogni componente nelle sue opere mette in evidenza il desiderio di esplorare le ragioni per cui da sempre ci adorniamo, il ruolo storico che ogni ornamento ha avuto nel tempo e come espressione artistica che ha acquisito un’importanza universale, penso alla creazione del collare o semplicemente della collana, che deve avere avuto un suo significato e anche un potere particolare nella sfera femminile, ma anche dello stato e della spiritualità di un’epoca, visto che ancora i musei ne raccolgono la memoria in bacheche ricche di elementi e ricostruzioni.
Come artista Barbara Natoli si è dedicata, e ancora continua, al rinnovamento del valore estetico all’interno della nostra vita quotidiana, attraverso la riqualificazione e il reinserimento degli ideali classici di bellezza, arte e di tutti quei simboli del passato a cui siamo sensibili anche in questa realtà …moderna?
La Witt è laureata in Belle Arti alla Cooper Union for the Advancement of Science and Art di New York, e ha completato la sua laurea in arte nel 1960 presso l’Università di Berkeley. Nei suoi 40 anni di carriera ha disegnato più di 1.500 pezzi, ha esposto ed espone le sue opere in gallerie note , musei e anche attraverso il suo sito web.
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marisa iotti-il sole dentro
Marisa Iotti, più giovane ma non meno incantevole dal punto di vista della produzione artistica, la lascio parlare per immagini. Non aggiungo che poche informazioni visto che, più facilmente della Witt, la si può raggiungere essendo di Reggio Emilia, dove vive e lavora. La sua storia e le interessanti elaborazioni che esegue, prendendo spunti dalla cultura e da differenti ambiti, spesso premiate ed esposte in gallerie d’arte contemporanea, sono tutte rintracciabili nel suo sito web http://elianafi57.wix.com/meri-macrame
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marisa iotti-stromboli
marisa iotti-nautilus
marisa iotti- duna
A tutte soltanto una raccomandazione: state attente, perché guardare questi oggetti, vere opere d’arte, non produce assuefazione e potreste innamorarvi, come dice Octavio Paz, e tutto, tutto è…stregato e magico!
Buone feste a tutti e…spero d’esservi stata utile, magari per un’idea o un regalo. Alla prossima
veevera
Riferimenti in rete
http://www.revistadeartes.com.ar/revistadeartes33/imagen/galeria_Barbara-Natoli-Witt-4.jpg
http://www.necklaceart.com/NecklaceArt.com.html
http://www.necklaceart.com/Collection.html
http://www.sfgate.com/style/article/Barbara-Natoli-Witt-s-stunning-macrame-necklaces-2336154.php
http://secretlifeofjewelry.blogspot.it/2011/10/not-your-every-day-knots-jewelry-by.html
https://www.pinterest.com/anamariapz/joyas-nudos-barbara-natoli-witt/
https://www.pinterest.com/taranfeather/art-of-barbara-natoli-witt/