Brooke Shaden
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– dichiaravamo giusto il fingere
che non sfianca
fiaccati dall’attesa non restava
che mentire semina
allora la tua ascesa
dissolse in veglia lo stupore
e incespicò incubi lunari
nell’arsura di chi non beve
pioggia da sempre animale
consortile all’addiaccio
di non sapersi che solo
.
Brooke Shaden
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– Se il cantico valesse il disamore
degli avanzi
il verme patito di poi corruga
il fianco alla tavola
dove è appena toccato
il corpo oculato dalle parvenze
un vitalizio aromatico
confidente verzure sottili
a rimandi di continuo visitati
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VIVIANA SCARINCI- inediti da Calende del disordine
Una poesia, quella di Viviana, che non concede distrazione.
Pretende anzi un ascolto che concentra per espandere il senso più intimo dell’incontro. quello dove solitudini e veglie stanno nascoste fra le pieghe delle commedie che la consuetudine ben conosce.
ciao Viviana!
un abbraccio alla mia carissima Iole. E grazie davvero per queste iniziative così preziose.
ciao
v
Grazie Viviana per esserci anche tu.ferni
esserci con la consapevolezza della storia e dell’immanenza…
la poesia di Viviana incide a fuoco
non puoi far finta di niente
e restare a tavola…
ciao
cri