paul gauguin
“Puoi chiudere gli occhi ma non il naso.”
Dalla nascita il nostro naso ci guida, prima verso il seno materno, la pelle della madre, i suoi vestiti profumati; sentiamo gli odori speziati che emanano dalla cucina; dalla finestra arrivano i profumi delle piante che crescono nel nostro angolo della terra. Sono questi i primi odori che ci segnano nel profondo della nostra identità. E’ iniziato il nostro viaggio tra i profumi della vita.
E’ inevitabile che s’incroceranno le nostre vie e quelle dei profumi esotici: da millenni i commercianti trasportano verso di noi le essenze costose, come i nostri profumi che partono per i mercati lontani. Luigi Cristiano e Gianni De Martino, autori di Viaggi e Profumi, pubblicato da Anima Mundi Edizioni ci portano in viaggi versi i paesi dove i profumi più famosi hanno le loro origine per farci conoscere le loro culture, la storia e i procedimenti che trasformano le piante per soddisfare i mercati internazionali. Conoscono bene la materia: Luigi Cristiano è erborista, fito preparatore e creatore di profumi, Gianni De Martino è studioso dell’antropologia sensoriale inoltre ad essere giornalista, scrittore e fotografo. Già nei primi anni del nuovo millennio la loro collaborazione si cimenta nella rivista professionale, Erboristeria Domani. A sottolineare il loro approccio di studiosi appassionati, ogni sezione del libro è seguito da una fitta bibliografia dove gli autori stessi hanno studiato gli scritti antichi e moderni per approfondire le loro notevoli conoscenze acquisite durante tanti viaggi alla ricerca delle origini dei profumi. Sono generosi con loro sapere.
Trattano la scoperta dei profumi come fosse un’avventura: per coinvolgere i lettori, descrivono le grandi distanze e le tappe che devono percorrere durante i loro viaggi e descrivono in dettaglio le persone che incontrano – dai coltivatori che curano le piante, portando avanti le lunghe tradizioni e facendo tesoro delle conoscenze scientifiche nuove, ai nasi, persone avendo un olfatto estremamente raro e raffinato, essenziale nella creazione di profumi nuovi.
La maggior parte delle coltivazioni esplorate si trova intorno al Mediterraneo: la rosa del Dades, e l’olio di argan provenienti dal Marocco; la rosa damascena coltivata in Turchia; muschi e licheni del Vesuvio ed il gelsomino di Sicilia. In terre più lontane invece devono avventurarsi gli autori per trovare le orchidacee messicane che producono la vaniglia naturale. Non è chiaro se gli autori siano sbarcati di persona in Polinesia, la terra del Ylang-Ylang, tiaré (gardenia taitensis) e frangipani, considerati fra i profumi più inebrianti che esistano sul pianeta. Per farci capire meglio l’effetto di questi profumi esotici citano Paul Gauguin: “Una di quelle donne che diffondono attorno a se un misto d’odore animale e di profumo di sandalo e di tiaré”.
Non è possibile descrivere i profumi se non con parole come costosi, inebriante o delicati. Così gli autori descrivono nei dettagli, i terreni, i deserti e le foreste tropicali dove le loro ricerche li portano. Il clima che cambia o elementi criminali che mettono a rischio le coltivazioni, la produzione con le sue tradizioni, le innovazioni, gli agenti (in Messico li chiamano coyotes’) coinvolti nella distribuzione internazionale. Emergono aspetti antropologici e sociologici che le persone che acquisiscono i profumi probabilmente ignorano. Dietro le quinte delle confezioni bellissime di profumi ci sono dei mondi dove la realtà del lavoro è complessa ed attira l’attenzione degli studiosi. Nel caso dell’argan le nuove tecnologie hanno migliorato il rendimento e la qualità dell’olio prezioso mentre la formazione di cooperative di donne ha permesso una gestione migliore non solo dell’attività ma anche al beneficio della comunità: l’aumento del reddito delle donne ha reso possibile la scolarizzazione dei figli e l’accesso successivo ai corsi specializzati ad esempio di commercio e gestione aziendale. In particolare, la formazione al marketing e l’apprendimento di lingue come l’arabo (le donne e loro famiglie conoscevano solo il Berber, la lingua locale), il francese e l’inglese permette agli incaricati delle cooperative di seguire clienti in modo efficace, riducendo e persino eliminando la necessità di intermedi. La partecipazione delle donne alle fiere internazionali ha avuto un effetto pubblicitario importante al livello sia commerciale che socioculturale.
I capitoli trattando i luoghi e la produzione dei profumi sono intercalati con studi sui profumi ed essenze legati a quattro culture emblematiche nella storia: Israele, Pompei antica, la Spagna Islamica, e, la più recente della cultura afro- magrebina dei Ghnaua, giunta in Marocco attraverso le piste dello schiavismo. La cultura della possessione rituale (augurata e positiva) entra nella categoria più larga dei riti della diaspora negra che include anche, ad esempio, il voo-doo afro–americano. Luigi Cristiano ha avuto il privilegio di partecipare a diverse lila avendo vissuto a Essaouira dal 1967 al 1975. Descrive in minimi dettagli gli aspetti dei rituali durante i quali i colori e d in particolare le essenze bruciate giocano un ruolo fondamentale. Senza il profumo i geni non si manifestano.
L’aldilà ha un odore. Nel capitolo sui profumi e balsami della Bibbia, Tremila anni di olfazione viene citata un libro che fa parte della Bibbia Greca, il Siracide redatto nel 132 a.C. da Ben Sira con riguardo alla Sapienza dell’Altissimo. Chiedo perdono alla sua pia memoria per aver inserito i paesi di origine Come cinnamomo da Ceylon e balsamo ho diffuso profumo /come mirra scelta da Etiopia ho sparso buon odore / come gàlbano da Asia Minore, ònice e storàce,
come nuvola d’incenso nella tenda….
Da millenni, l’odore dell’incenso bruciato è segno della comunicazione verticale tra esseri umani ed il supernaturale nel tempio, la chiesa e la moschea: le liturgie, la purificazione e la meditazione. Gli ingredienti essenziali non si trovavono dietro l’angolo. Il successo dei riti richiedeva investimenti notevoli dalla parte degli sacerdoti e dei governatori.
Di importanza uguale sono le fragranze, le resine e i balsami legati alla comunicazione orizzontale, cioè all’arte della seduzione e delle relazioni traumani di ranghi diversi come testimoniano le storie della Bibbia ed in particolare concernente donne come la regina di Saba, Ester e la bellissima Sulamita nel Cantico dei Cantici del re Salomone. Giuditta, una figura apocrifa, sebbene bella non lascia niente al caso e, seguendo le regole, si profuma bene prima di presentarsi a Oloferne. Nel Vangelo le motivazioni sono diverse ma sarà ancora una volta una donna che versa unguenti preziosi sui piedi di Gesù.
Infine il mondo dei giardini profumati, Pompeii dove il Giardino di Ercole è oggi demoninato la Casa del Profumiere: la presenza di polline di fiori e piante aromatiche nonché di letti per le piante e canali per l’irrigazione inoltre a un numero rilevanti di contenitori in vetro ed in terracotta, non lasciano dubbi che il giardino era un luogo per la redditizia produzione di profumi. L’ultimo dei studi storici traccia l’impatto della cultura Islamica sulla Spagna medioevale in questo contesto delle piante aromatiche. Gli arabi portarono la loro conoscenza e traduzioni in arabo di opere botaniche del mondo antico. Costruirono migliaia di giardini ‘di piacere e per i poeti’ con una varietà stupefacente di alberi, arbusti e piante in tutta l’Andalusia. La diffusione verso il nord avviene gradualmente e non è un caso che a Grasse oggi si trova il tempio dei profumi.
Viaggi e Profumi è una vera ‘geografia dei profumi’e trabocca d’informazioni, quindi è un bene che i capitoli – alcuni dei quali nascono da articoli già pubblicati su Erboristeria Domani e dalla quale Luigi Cristiano è redattore – sono di una lunghezza accettabile per il lettore non specializzato.
Le fonti citate nelle bibliografie predatano il 2002. In generale, gli studi riguardante la storia antica dipendono da ricerche spesso lente e vengono pubblicate solo di rado. Al contrario, il mondo dei profumi è dinamico e gli informazioni riguardante i tanti aspetti della produzione e la commercializzazione delle fragranze si modificano in continuazione.
Senz’altro ispirata delle cooperative di donne in Marocco, ho scelto di aggiornarmi riguardante la complessità della realtà messicana ed il caso particolare della vaniglia di Papantla∗. Viaggi e Profumi mi ha anche ispirato di scegliermi una fragranza nuova, semplicemente come una espressione della mia identità e piacere personale.
Kit Sutherland
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Nota al testo
∗ Scarantti Bremm, Strategic Marketing Perspective on small-scale vanilla-producer organizations in Mexico, Department of Social Sciences, Wageningen University, The Netherlands, 2015
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Luigi Cristiano e Gianni De Martino, Viaggi e Profumi. Alla scoperta degli aromi del mondo naturale nei paesi delle essenze- AnimaMundi edizioni 2022