paul horton
In una cittadina della Campania cinque signore si riuniscono per fare del “bene”. Insieme alle chiacchiere, e prima dell’immancabile partita a Burraco, discutono “casi” che richiedono il loro aiuto, facendo beneficenza vecchio stile condita da parecchio autocompiacimento.
Ma la richiesta del parroco del rione Ferrovia le mette in crisi: si tratta di convincere due donne che vivono in una roulotte, all’interno di una fabbrica in disuso, ad accettare un riparo in una struttura per ovviare a freddo e malattie, considerando l’incipiente inverno.
Alle signore sembra un compito che esula dalle loro possibilità, però Maria Nives, la coordinatrice del gruppo, le richiama al rispetto dell’articolo 4 del loro statuto:
Per perseguire gli scopi sociali l’associazione in particolare si propone: a)di avere attenzione verso situazioni di bisogno presenti sul territorio; b) di stabilire rapporti personali capaci di educare e far crescere i cittadini in situazioni di particolare disagio soggettivo e sociale.
Il “caso” viene affidato, con beneficio d’inventario, a Beatrice, una new entry del gruppo, appena tornata in città dopo un soggiorno altrove durato anni.
E qui comincia la storia di Azzurro amianto che l’autrice, Emilia Bersabea Cirillo, intreccia sapientemente tra un problema sociale, la vita personale delle cugine Beatrice e Maria Nives e gli umori contrastanti di una cittadina.
Motivazioni inconfessate, empatia, nuove relazioni e ricordi muovono i passi e le azioni di Beatrice ma la posta in gioco va oltre la soluzione del problema posto dal parroco e riguarda un importante problema locale e insieme nazionale.
É un problema rimosso che ha procurato guadagni a imprenditori senza scrupoli e costato molte vite: la rimozione delle scorie di amianto, manipolate senza la minima protezione nel colpevole silenzio di chi ne conosceva il pericolo.
L’indagine di Beatrice scoperchia i misfatti della fabbrica Newchemistry, risollevando un problema in tutte le sue sfaccettature, tra le reazioni critiche della cittadinanza per la fastidiosa rottura della tranquillità di facciata che si è data.
Il valore di questo romanzo è proprio nel tentativo di non far dimenticare il costo umano che imprese simili hanno causato nel territorio del nostro Paese, coperte da connivenze politiche ed economiche.
Eppure la vita delle persone, anche del rione Ferrovia più colpito di altri, procede nonostante i lutti, le malattie silenti che esplodono a distanza di anni e i processi ai responsabili che si concludono con multe irrisorie o in assenza di condanne.
Ma quando il “bene” è motivato da un reale interesse di cambiamento positivo fa fiorire sentimenti complessi e inaspettati e fornisce persino spunti di approfondimento personale che portano a nuove e inaspettate soluzioni. Così è per Beatrice che, lavorando alla sua missione di aiuto, aiuta anche se stessa a prendere una decisione radicale di cambiamento della sua vita.
La trama di Azzurro amianto è liberamente costruita intorno a un nucleo di fatti realmente accaduti e sarebbe riduttivo svelarla anche perché ha il pregio di tenere agganciati alla pagina. Sortisce l’effetto di una dolorosa spina conficcata nella mente e nel cuore, in nome di quanti sono caduti per le conseguenze dell’amianto, e di quanti sono rimasti in attesa di una giustizia sempre rincorsa.
Laura Bertolotti
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NOTA SULL’AUTRICE
Emilia Bersabea Cirillo vive e lavora ad Avellino. Ha pubblicato Il pane e l’argilla. Viaggio in Irpinia (Filema, 1999) e i racconti Fuori misura (Diabasis, 2001), Premio Chiara 2002. Il romanzo L’ordine dell’addio (Diabasis, 2005) è risultato finalista al Premio Domenico Rea e Una terra spaccata (Edizioni San Paolo, 2010) ha vinto il Premio Maiella e il Premio Prata. Il romanzo Non smetto di avere freddo (L’Iguana, 2016) ha vinto il Premio Minerva nel 2016 e il Premio Di Lascia nel 2017. Con la stessa casa editrice ha pubblicato il volume di racconti Potrebbe trattarsi di ali nel 2017. Alla produzione professionale e letteraria Cirillo affianca la promozione della lettura e la valorizzazione dei saperi femminili del territorio irpino e non solo. Allo scopo ha fondato l’Associazione “Parole tra noi leggere”.
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Emilia Bersabea Cirillo, Azzurro amianto-Le Plurali Editrice 2022.