ISTANTANEE- Kit Sutherland: Note di lettura a ” Sorelle d’acqua” di Mariangela Antifora

alexey tyranov- miriam e la madre di mosè nell’atto di lasciarlo alla corrente del nilo

 

Sorelle d’acqua  di Mariangela Antifora (Edizioni Dehoniane Bologna) ci porta indietro in mondi mitologici e leggendari, mondi patriarcali dove le donne intelligenti colgono le opportunità offerte per migliorare la loro sorte e per diventare protagoniste. 

L’acqua fornisce un pretesto per far emergere i ruoli tradizionali delle donne quali l’accoglienza, l’offerta ai viaggiatori sconosciuti di bevande per dissetarli. L’acqua suggerisce la logica di sfruttare la possibilità di eventuali incontri con persone nuove. Nausicaa, una donna ‘moderna’ raccontata nel sesto libro del Odissea, porta il bucato sulle rive del mare dove incontra lo sconosciuto, incontra l’altro, Ulisse, al di fuori delle consuetudini del tempo e lascia intravedere la posizione di una donna libera, che anticipa la modernità. 

Rebecca e Miriam sono entrambi protagoniste negli albori della storia Israelitica. L’acqua si collega alla figura di Rebecca attraverso il luogo del pozzo, meta per tutti i viaggiatori che attraversano il deserto. Sono costretti a passare da quel luogo per attingere l’acqua; il pozzo è un punto d’incontro e di convergenza di storie. 

A livello simbolico, l’acqua rafforza l’immagine di Rebecca come madre e matriarca, fattrice di figli per la stirpe di Abramo e guida del popolo in cammino verso la terra promessa.

L’acqua, nella vicenda di Miriam, sorella di Mosé, fa di lei una persona sacra, sarà lei infatti ad essere alla testa della danza trionfale dopo l’annegamento degli uomini del Faraone. La sua figura s’intreccia con quella del pozzo ambulante che segue il popolo Israelita durante tutta la vita della profetessa. E’ un pozzo salvifico perché nel deserto senza acqua non si sopravive. 

Sorella D’Acqua aggiunge alle storie dei popoli, solitamente raccontate dalla prospettiva maschile fatta di conquiste di terre e di donne, la prospettiva propria delle donne. Il Dio raccontato dagli uomini punisce le donne che osano contrariarli – ne è esempio la vicenda di Miriam che redarguisce il fratello Mosé per aver interrotto i rapporti sessuali con la moglie. Per aver osato criticare, Miriam si ritrova con le mani appestate ed inguardabili. 

Mosè ha il suo destino, ‘lo sposo di Israele’, un matrimonio mistico, uno stato psichico per pochi eletti che risuona tutt’oggi e si concretizza nelle fedi nuziali che alcune suore portano al dito anulare, come patto di un voto di castità che le escludono dall’esperienza sessuale. Nella stessa vena giudaico-cristiana, la postfazione scritta da Matteo Ferrari, un monaco di Camaldoli, parla di Cristo come sposo mistico, seguendo il concetto di unione sacra.  

Questo aspetto del saggio ci conduce a riflettere non solo sull’antichità delle radici della nostra cultura, ma, ancora una volta, sull’influenza del pensiero maschile e patriarca negli scritti sacri ed epici e le conseguenze politiche, sociali sul comportamento sessuale permesso attraverso i secoli. 

In contrasto stilistico con la ricerca accademica, Mariangela Antifora suggerisce uno sguardo nuovo di Nausicaa, Rebecca e Miriam. Questa prospettiva è arricchita dai tanti punti di vista che cesellano il testo e lo punteggiano con arte femminile. L’effetto è di spezzare la densa erudizione dell’autrice proponendo l’idea che le donne, nei testi  della tradizione, sono presentate in modo frammentario, sono figure bidimensionali quasi senza calore umano e richiedono spiegazioni che diano consistenza al piatto modo di osservarle e proporle. C’è molto di più e c’è molto di diverso da scoprire in loro. Forse solo le donne sono in grado di affrontare in modo empatico le proposte di Mariangela Antifora. Così, questo lavoro di empatia femminile diventa un invito ad una interpretazione più consapevole dei testi che ancora ci influenzano e che sono a fondamento della nostra cultura.  

 

Kit Sutherland  

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NOTE RELATIVE ALL’AUTRICE

Mariangela Antifora, laureata in Lettere classiche, è docente di italiano e latino al Liceo Scientifico Majorana di Torino. Tra le sue pubblicazioni: Le ragioni delle donne (Il Capitello 1996), Racconti arabi (Il Capitello 1998) e Credere all’amore (Elledici 2015).

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Mariangela Antifora, Sorelle d’acqua. Nausicaa Rebecca e Miriam-EDB Edizioni- Le Faggine 2021

Postfazione di Matteo Ferrari

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