PROPOSTE DAI LETTORI- Cristiana Pagliarusco: Una poesia, un girotondo

massimo malagoli 

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Maria Chiara ti sorprende come quando entra in una stanza con il sorriso da giocoliere, le braccia lunghe e i capelli neri. Si sistema sul palco. Divarica leggermente le gambe, spiega un foglio e comincia a recitare.

Maria Chiara ti accende. Ti fa salire su una giostra di versi ed è impossibile non sorridere, ridere, piangere, urlare. Maria Chiara è poeta, compagna, figlia, e amica. Ti fa scivolare la vita tra le dita, lei che—così giovane—non ha ancora vissuto, eppure ha compreso. 

Maria Chiara Piva è una giovane diplomata. Ha frequentato un Liceo della città—prende la corriera ogni giorno. Sorride e si siede al suo banco. Prende costantemente appunti. Un giorno, non ci credi ancora, ti ritorna, tra la copertina di un anonimo quadernino nero, tutta la storia delle tue lezioni. Ti guarda, silenziosa, e ascolta. 

Maria Chiara ora parla e ti lascia senza fiato, come dopo un giro in giostra. Abbassa le braccia, chiude i piedi e saluta chi l’ascolta.

massimo malagoli

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n.4

C’è qualcosa a questo Mondo
che mi spinge a non mollare
a riemergere dal profondo
a tornare a respirare:

è la luce del mattino
la risata di un bambino
il profumo del melone
per le strade una canzone

chi le suona le canzoni
chi va a correre con gli aquiloni
chi si ferma ancora a guardare
il cielo e l’infrangersi delle onde del mare

chi lancia i pop corn e li prende al volo

chi a volte ha bisogno di stare da solo
chi è curioso, pensieroso, appassionato
chi compra alle giostre lo zucchero filato

chi ha gli occhi addosso quando 
racconta una storia
chi ti abbona le tasse a Parco
della Vittoria

chi rincorre una sua chimera
chi va a teatro la domenica sera

chi cammino scalzo sull’erba
chi fa ancora i cruciverba
chi ti osserva e sa ascoltare
chi è capace di farsi amare

c’è qualcosa a questo Mondo 
che ti spinge a non mollare
a riemergere dal profondo 
a tornare a respirare

devi solo 
riuscirlo a trovare.

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massimo malagoli

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La poesia n.4 è stata scritta da Maria Chiara Piva, una giovane diciannovenne vicentina ora in prestito all’Irlanda dove sta facendo un’esperienza lavorativa con due bambini in una famiglia spagnola nel Donegal.

Amante del teatro e della poesia, si è cimentata nel corso dell’anno corrente 2021 in due campionati di Slam Poetry a Vicenza e Padova, occupando sempre il podio. 

Maria Chiara Piva scrive interpretando la sua vita, mentre i suoi versi giocano con i pensieri. In bilico tra filastrocca e canzone, strizzando l’occhio ad un irregolare limerick in quattro versi, la sua poesia è un racconto del mondo che ci circonda. L’emozione che si prova è di stare in un girotondo con lo sguardo proprio riverso verso chi questo mondo lo abita a volte incerto a volte assorto.

La circolarità della poesia n.4 è chiara nella ripetizione della prima nell’ultima strofa, quasi che l’esperienza sia stato un continuo battere e levare, inspirare ed espirare, agire e osservare. 

Sono però i due versi finali a svelare il tono sottile e beffardo della poesia, ovvero che a vivere si impara solo cercando.

Cristiana Pagliarusco

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massimo malagoli

 

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