joni mitchell
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Confesso: ho sempre più ammirato che amato Joni Mitchell.
Le ragioni dell’ammirazione sono lapalissiane: la qualità poetica dei testi, l’originalità melodica, l’inventiva armonica, la capacità di interagire su un piano di parità con jazzisti come Charles Mingus, Pat Metheny, Herbie Hancock, Wayne Shorter, Michael Brecker, Jaco Pastorius e tanti altri.
Sul mancato amore, non saprei bene che cosa dire: forse quella voce così inconfondibile alla lunga mi dava un po’ sui nervi e quelle sequenze di accordi così ondivaghe mi procuravano un vago senso di vertigine.
Finché non ho scoperto questo disco del 2000, che contiene perlopiù classici del jazz, con gli arrangiamenti orchestrali di Vince Mendoza e un parterre di accompagnatori d’eccellenza.
E c’è anche questa sospesa, incantata, sognante versione di uno dei suoi classici: Both Sides Now, che dà anche il titolo a tutto il disco. La voce della Mitchell, qui cinquantaseienne, ha perso il lucido e smagliante soprano degli anni giovanili, ma ha guadagnato in profondità espressiva, percorsa com’è da minuscoli increspamenti e rugosità che fanno risaltare ogni parola e ogni sillaba.
Ecco, questa è la Joni Mitchell che amo, così umanamente imperfetta.
Buon ascolto, anche in questi tempi di quarantena.
Sergio Pasquandrea
P.S.: La canzone fu scritta da una Joni appena ventiquattrenne e portata al successo da Judy Collins, nel 1967. Nel 1969 l’autrice se ne riappropriò e la incise per il disco “Clouds”. Da allora in poi, se ne contano decine di reinterpretazioni.
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File e flussi di capelli d’angelo
e castelli di gelato nell’aria
e canyon piumosi dappertutto
così vedevo le nuvole
Ma ora non fanno altro che bloccarmi il sole
mandano pioggia e neve dappertutto
avrei voluto fare tante cose
ma le nuvole me l’hanno impedito
Ora ho guardato le nuvole da entrambi i lati
da sopra e da sotto eppure ancora
mi ricordo le illusioni delle nuvole
e davvero delle nuvole non so nulla
Lune e estati e ruote panoramiche
quella vertigine di danza che senti
quando tutte le favole diventano realtà
così vedevo l’amore
Ma adesso non è altro che l’ennesimo spettacolo
e quando esci di scena tutti ridono
se ci tieni non farglielo sapere
non darti via
Ora ho guardato l’amore da entrambi i lati
il dare e il prendere eppure ancora
mi ricordo le illusioni dell’amore
e davvero dell’amore non so nulla
Lacrime e paure e senso d’orgoglio
nel dire “ti amo” e gridarlo forte
sogni e progetti e folle nei circhi
così vedevo la vita
Oh, ma adesso i vecchi amici si comportano in modo strano
e scuotono la testa, dicono che sono cambiata
beh, qualcosa ho perso, ma qualcosa ho guadagnato
vivendo giorno per giorno
Ora ho guardato la vita da entrambi i lati
la vittoria e la sconfitta eppure ancora
mi ricordo le illusioni della vita
e davvero della vita non so nulla
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