kevin peterson
Uomo, natura, divinità e tempo sono la relazione complessa e mai realmente compresa di questo nostro stare fermi, qui, nei luoghi dell’esistere, luoghi in cui la poesia si muove e,attraverso molti dei i suoi autori, cerca il senso delle cose, della nostra vita ed è, anche in Rose del mattino, edito da Transeuropa, il nodo dell’azione compositiva del giovane autore Josef Koohestanian. Si potrebbe leggere l’intera raccoltina come una lunga riflessione, o un dialogo monologante con la memoria personale, in cui si riflette anche la memoria degli altri, quella storia di una collettività che si allarga aprendosi ai luoghi e ad ogni altra contaminazione che si trasforma in noi, trasformandoci a nostra volta, anche attraverso l’atto della nominazione, intesa come testimonianza più che creazione di un mondo, vivo in sé e per sé. Anche il linguaggio e l’avvicendarsi dei versi riporta ad una quotidianità in cui la quiete e lo scorrere lento è la dimensione delle stanze-luoghi in cui si ascolta e si accoglie il succedersi degli eventi, e in questi affacciarsi allo specchio-finestra della nostra stessa esistenza.
Fernanda Ferraresso
kevin peterson
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Josef Koohestanian ha conseguito la laurea in filosofia presso l’università Humboldt di Berlino, con una tesi sulla relazione tra la musica e il linguaggio nell’opera “La nascita della tragedia” di Friedrich Nietzsche. Con la casa editrice Transeuropa ho pubblicato una seconda raccolta di poesie dal titolo “Getsemani ” che uscirà nel mese di gennaio del 2020.
Josef Koohestanian, Rose del mattino– Transeuropa Editore 2019