SILOS ARMANI- Teresa Mariniello

ingresso interno

Silos Armani ha forme geometriche regolari e uniformi, esprimendo sia all’esterno che all’interno un’idea di rigore ed essenzialità.

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le scale

sul vuoto

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E’ questa la base della creatività dei due artisti, Armani stilista e committente, Ando architetto e progettista incaricato. Entrambi, in tutto il loro lavoro, perseguono un’idea di eleganza più basata sulla sottrazione che sull’aggiunta, sulla sobrietà che sull’ ostentazione .

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Un “ Less is more” come insegnava e praticava Mies van der Rohe, dove la ricerca del meno si elaborava sempre più attraverso forme pulite ed esaltate dall’uso corretto dei materiali e della loro espressività intrinseca.

Intanto l’ edificio di Milano viene volutamente conservato nella forma originaria e chiamato dallo stesso Armani Silos, perché precedentemente lì venivano conservate le gramaglie, materiale essenziale alla vita così come i vestiti. Un contenitore in altri termini, con volumi semplici, essenziali e privi di decorazione. E così resta , con un unico elemento di rottura: le finestre a nastro. Queste, coronando la parte alta dell’edificio, ne sottolineano la compattezza.

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volume esterno

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All’ interno i soffitti dipinti di nero, con la struttura del solaio in ferro a vista così come gli impianti, insieme alle pareti grigie formano uno schermo neutro per l’esaltazione degli abiti, oltre seicento, che coprono i quaranta anni di produzione dello stilista.

Tutta la produzione è del resto consultabile all’ultimo piano in un archivio digitale, munito tra l’altro di tavoli touch screen; si possono così visionare schizzi, disegni tecnici, immagini delle varie collezioni .

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archivio digitale

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In basso e affacciato sulla corte interna c’è la raffinata caffetteria, luogo di sosta e incontro, ma anche di riflessione sulla bellezza del lavoro mentale e manuale che gli abiti trasmettono.

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caffetteria

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Gli stessi, nelle varie cromie e temi, ammiccano a se stessi attraverso il vuoto centrale su cui affacciano gli spazi espositivi, come in un gioco di specchi dilatato.

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vuoto centrale

 

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