su blackwell- preparazione del set “while you where slipping”
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E’ inglese e realizza le sue opere con la carta, anzi con la carta dei libri! Quando i libri si buttano al macero, terribile cosa, ma a volte dovrebbero davvero andarci, Su Blackwell riesce a ricavare da quelle pagine di scrittura non letta e mai più leggibile delle straordinarie creazioni fantastiche. Surreali sono infatti quelle sculture ricavate da fogli di carta ritagliata secondo sagome e profili che poi, montati insieme in una scena, si organizzano in modo da realizzare la storia, naturalmente una storia che porta con sé stupore e meraviglia. Non mancano i richiami e le realizzazioni che si rifanno a storie della lettura che sono classici e noi tutti conosciamo: Cappuccetto Rosso, Il Giardino Segreto, Il Mago di Oz, Il Piccolo Principe,Peter Pan… Libri di carta che ora dalla carta rinascono in figurazioni in 3D nuovamente da quelle pagine, vere e proprie opere d’arte in carta. Spuntano fiori, case, laghi, capanne, camini che fumano, cavalli, grandi onde del mare, carrozze, alberi, abiti che si dissolvono in farfalle, paesaggi di altri pianeti o scene lunari.
Su taglia, piega, incolla, con una maestria e una pazienza meticolosa e, pezzo per pezzo, l’opera appare, si compone sotto i nostri occhi sbalorditi. Quello che non fa la carta lo tratteggia poi una composizione sapiente di luci e. Il gioco è fatto! Ciò che però senti, guardando quelle creazioni, è che devi comunque percorrere un viaggio, serve che chi guarda arrivi lì, non solo con gli occhi manche con la sua fantasia
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su blackwell- fiori selvatici
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Molto probabilmente anche Su, come molti di noi, neghi chi ha il coraggio(!), ha sfogliato e poi letto molti racconti fantastici, ha percorso i sentieri misteriosi delle fiabe e altre storie incredibili delle leggende nordiche, luoghi dell’immaginazione che, di certo, sono spuntati tra le pagine lette e i paesaggi che nell’infanzia capita di percorrere davvero. Penso ai luoghi e ai paesaggi di Sheffield dove Su è nata e cresciuta, ai meravigliosi e ai laghi del Peak District , dove la natura è davvero prodigiosa e prodiga di bellezza, fascino e mistero.
Penso sia nata proprio dalla voglia di descrivere quei luoghi, che spuntavano tra la carta e la fantasia , il viaggio di Su Blackwell , sperimentando un po’ per volta la sua fantasia e la sua abilità di ritagliarla dalle pagine della carta dei libri, visualizzando particolari effetti, forme, piccoli mondi che si sono susseguiti gli uni agli altri, secondo linee che hanno dato vita a miniature di paesi e paesaggi, non sempre e non solo naturali, ma anche interiorizzati. Mi figuro il tempo che le serve per percorrerli nei fogli, tagliando piegando e incollando. Credo occorrano settimane , mesi addirittura.
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castleton – cave dale (peak district)
grindleford
hope valley
lose hill
peak district
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Penso non sia stato difficile amalgamare fantasia e realtà in un unico fantastico sogno che è diventato disegno in 3D ritaglio dopo ritaglio. Penso inoltre che serva tempo, sia per scegliere le immagini da ritagliare e quindi per scegliere il libro, da cui trarre le immagini, capovolgendo l’ascolto in figurazione e poi di nuovo, attraverso la fascinazione, in lettura e ascolto, questa volta di sé stessi, interpreti del percorso.
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sue blakwell- hansel e gretel, biancaneve, cenerentola
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Per quanto mi riguarda, l’incontro con Su è dovuto all’incantesimo che devono avermi fatto le immagini trovate casualmente in internet la prima. Cercavo idee per creare una storia sui vigneti, per un lavoro assegnatomi , e cerca e ricerca, tac: appare lei. Il suo modo di proporre era teatro, cinema e soprattutto animazione di qualcosa che sentivi abitare in quelle figurine, lievi, fragili, eppure versatili. C’era un’aria fiabesca e insieme leggendaria. C’era il mistero che la lettura porta con sé, pagina dopo pagina.
Veevera
su blackwell- passeggiando nei sogni









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