Joy Harjo e la terra rossa della poesia- Presentazione e traduzione di Daniela Raimondi

karen kuehn- joy harjo

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Joy Harjo è nata il 9 maggio 1951 a Tulsa, Oklahoma. È poeta, musicista, performer e attiva nei movimenti femministi. È inoltre importante voce del così detto Rinascimento della Cultura Indigena dell’ America sorto negli anni settanta. 
È in parte discendente della tribu dei Cherokee e fra i suoi antenati si contano molti capi tribali.
É autrice di diversi libri di poesia e ha ottenuto molti premi e riconoscimenti per la sua opera, come il Lifetime Achievement Award from da parte del Native Writers Circle of the Americas e il William Carlos Williams award dalla Poetry Society of America. Ha insegnato in diverse università degli Stati Uniti.
In Italia ha pubblicato: “Con Furia d’Amore e in Guerra” per conto dell’editore Quattroventi (1996)

Daniela Raimondi

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joy harjo

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Da Con furia d’amore e in guerra

L’Aquila

Per pregare, devi aprire il tuo cuore
al cielo, alla terra, al sole e alla luna,
alla pienezza della voce che hai dentro
e percepire che qualcosa esiste
oltre a ciò che vedi, o senti.
Lo puoi intuire solo in momenti
di crescita costante, in lingue
che non sempre hanno un suono,
ma altri cerchi, movimenti.
Come l’aquila quella domenica mattina
nel cielo azzurro sopra Salt River
mentre volava in cerchio con le sue ali sacre,
in quel vento che soffiando mondava i nostri cuori.
Guardiamo l’altro, ci guardiamo dentro e capiamo
che ogni cosa richiede tutta la nostra cura,
la nostra massima gentilezza.

Respira a fondo, comprendi che è di tutto questo
che siamo fatti; respira, e comprendi
quanto siamo benedetti perché
nati, e presto moriremo
nel cerchio veritiero del movimento,
come l’aquila che vola sul mattino,
dentro di noi.
E preghiamo che ciò accada
nel nome della bellezza.
Nella bellezza.

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joy harjo-eagle poem

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Da  Mad Love and War.

Eagle Poem

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To pray you open your whole self
To sky, to earth, to sun, to moon
To one whole voice that is you
And know there is more
That you can’t see, can’t hear
Can’t know except in moments
Steadly growing, and in languages
That aren’t always sound but other
Circles of motion.
Like eagle that Sunday morning
Over Salt River. Circled in blue sky
In wind, swept our hearts clean
With sacred wings.
We see you, see ourselves and know
That we must take the utmost care
And kindness in all things.
Breathe in, knowing we are made of
All this, and breathe, knowing
We are truly blessed because we
Were born, and die soon within a
True circle of motion,
Like eagle rounding out the morning
Inside us.
We pray that it will be done
In beauty.
In beauty.

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joy harjo

 

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Segreti dal centro del mondo

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Posso sentire il crepitio di una stella che nasce
comprendere che ogni cosa ha un significato,
che ogni momento di feroce magia sta affiorando qui.
Sono testimone di un eternità flessibile, del passato che evolve.
E so che vivremo per sempre,
come polvere, o respiro di fronte al cielo stellato,
nel disegno mutevole dei venti.

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Secrets from the Center of the World

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I can hear the sizzle of a newborn star
and know that anything of meaning,
of fierce magic, is emerging here.
I am witness to flexible eternity, the evolving past.
And I know we will live forever,
as dust or breath in the face of stars,
in the shifting pattern of winds.

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joy harjo

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Canzone per il Cervo, Me Stessa, e il nostro ritorno- da Con furia d’amore e in guerra

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Questa mattina, prima dell’alba, guardavo attraverso la finestra sul soffitto
alcune stelle  catturate
nella fragile trama della notte d’ebano
e mi sono emozionata. Ho intonato la canzone che mi  insegnò Louis:
quel canto di raccolta dei cervi in Creek , durante la caccia,
e certamente sono a caccia di qualcosa di tanto magico quanto un cervo
in questa città, lontano dall’amaca nella pancia di mia madre.
Funziona, naturalmente, e i cervi sono arrivati nella mia stanza,
meravigliandosi al trovarsi in una casa vicino al centro di Denver.
Ora i cervi ed io stiamo cercando la canzone
che li riporti indietro, che ci riporti tutti indietro,
perché, dovesse funzionare, io vado con loro.
Ed è troppo presto per chiamare Louis,
e forse troppo tardi per tornare a casa.

 

 

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Song for the Deer and Myself to Return On- from Mad Love and War

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This morning when I looked out the roof window
before dawn and a few stars were still caught
in the fragile weft of ebony night
I was overwhelmed. I sang the song Louis taught me:
a song to call the deer in Creek, when hunting,
and I am certainly hunting something as magic as deer
in this city far from the hammock of my mother’s belly.
It works, of course, and deer came into this room
and wondered at finding themselves
in a house near downtown Denver.
Now the deer and I are trying to figure out a song
to get them back, to get all of us back,
because if it works I’m going with them.
And it’s too early to call Louis
and nearly too late to go home.

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Testi di Joy Hario

traduzione a cura  di Daniela Raimondi 

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Joy Hario, Con Furia d’Amore e in Guerra– Quattroventi editore 1996

 

Joy Hario, Secrets from the Center of the World- Paperback 1989
photographs by Stephen Strom

2 Comments

  1. La connessione al tutto è l’esperienza dell’eternità, la poetessa la persegue attraverso le sue molteplici esperienze dell’arte e della bellezza , magia pura.

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