livio ceschin- declinazioni del paesaggio
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E’ un’opera importante quella che Marco Munaro propone, non solo nella sua documentazione esemplare sulla figura poetica di Bino Rebellato poeta, senz’altro finora la migliore che uno studioso e lettore possa trovare, ma perché pone la coniugazione sanguigna tra la creatività del proprio verso poetico e l’altrettanta creatività nell’attività editoriale impegnata sulla poesia degli altri. Munaro apre il libro spalancando la finestra:
Nell’attesa che prima o poi veda la luce il volume di tutto Rebellato poeta, la presente edizione mette a disposizione di tutti il testo delle Poesie 1929-2004, secondo le ultime volontà dell’autore, corregge sviste ed errori, pubblica un’antologica della critica, aggiorna la bibliografia. Alle poesie, interrogate ad una ad una con gli strumenti della filologia della critica, si intreccia il commento, un lungo intimo raccontare tra le carte della tormentata officina di Bino.
Non solo questo. Inviterei all’acquisto del libro per leggere, prima di tutto, le ultime quattro pagine firmate da Munaro. Dentro l’avorio della carta, fluisce un sentimento di stima teso e limpido, commosso e partecipe, proprio di chi ha messo nella sua costellazione di maestri quel nome, quell’opera di poeta editore, per quella colta interezza, umile e rigorosa, delicata e autorevole. Al punto tale, da mostrare in più occasioni, per riconoscenza, oltre che per fede nella sua qualità, il significato della sua arte totale.
Ho già scritto qui, in carte sensibili, dell’opera di Bino Rebellato, della sua grazia inquieta che tesse le vibrazioni della luce lagunare tra i vapori perlacei dell’acqua. Anche del suo filo di voce quasi sussurrato con garbo nobile. Della sua costanza nella parola, canto modulato ai limiti del non verbale.
Questo grazie accorato di Munaro è un inno di riconoscenza e un’indicazione a praticare spogliati la poesia, in tutte le sue espressioni. Un monito per sé e per tutti, che condivido.
Illustrazioni sui suoi autografi completano l’opera.
Anna Maria Farabbi
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livio ceschin
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Da In nessun posto e da per tutto. Bino Rebellato Poesie 1929-2004
BASTEREBBE UN NULLA
Sono una cosa
tanto esile
e fragile
che non oso
apparire.
Basterebbe un nulla a farmi
tutt’uno
con fango delle carraie
con le tavole inchiodate
della spalliera del ponte.
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Bino In nessun posto e da per tutto. Poesie 1929-2004, a cura di marco Munaro – Il Ponte del Sale Editore 2016