HEARING OF BOWIE- Davide Trame

ken hiwatashi

Ken Hiwatashi1

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HEARING OF BOWIE

 

It can’t happen in any other way,
notes, chords and the glow
of a face, so present now
just because it’s no more.
On the final departure,
out of the crevice
into the gaping vastness,
I always sense absence
singing for presence,
conjuring, for it, a sky.
Once more I’m re-living
the vacancy that’s left
and I feel small, once more,
lost and abandoned,
but all the same I long
for grasping the ungraspable.
And I am glad to be a voice
in this choir, shaking the dark
with my heart.

 Davide Trame

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BOWIE, MENTRE SI DISTENDE UN CIELO
.

Non può accadere in nessun altro modo,
note, accordi, e il bagliore
di un volto, così presente ora
proprio perché non c’è più.
Sento l’andarsene finale, nelle vene,
fuori dal crepaccio
nella vastità che si spalanca,
sento l’assenza
che canta la presenza,
mentre si distende un cielo.
Mi son sempre sentito piccolo qui,
perso, abbandonato,
ma ho voluto lo stesso cercare
di afferrare l’inafferrabile.
E ora posso sentirmi
una voce di questo coro
che scuote il buio col cuore

traduzione a cura dell’autore

.

 

.

Il testo ci è arrivato solo ieri attraverso quei giri che fanno solo le poesie  e coloro che  amano la poesia. Abbiamo deciso di condividerlo con tutti i nostri lettori, per ricordare un grande artista, David Bowie, a cui è dedicata, un artista aperto a molti e diversi ambiti di ricerca in più campi artistici, da quello della musica,alla pittura, alla scultura, al cinema, alla poesia, … L’essere appunto aperto gli ha permesso di spaziare il suo sguardo lontano, molto lontano e arrivare a portare a moltissime persone la sua musica e la sua presenza, fatta di innumerevoli relazioni con le persone più diverse in ambiti differenti. Niente si perde se è stato davvero pienamente vissuto, tessuto in relazioni che ci coinvolgono tutti. E’ anche questo un modo per dire GRAZIE.
La nota con cui l’autore,  Davide Trame, ha spiegato l’uso dell’inglese è quella che segue e ci piace riportarla come augurio per lui, per il futuro.
Ha scritto- Chissà che io possa riacquistare forza nella mia prima lingua che ho troppo disdegnato in questi ultimi 25 anni! Però per amore e lealtà verso l’inglese sento di dover sempre scrivere in inglese per primo. L’inglese m’ha dato la possibilità di essere preciso e sintetico. Per 18 anni ho avuto mia moglie che era la prima che mi leggeva le poesie in inglese e mi diceva subito se c’era qualcosa che non andava. Mia moglie era quasi bilingue, non scriveva ma parlava meglio, più spontaneamente di me l’inglese. “Make It Last” è dedicato alla sua memoria e mi rattrista tantissimo che lei abbia potuto leggere solo alcune poesie della raccolta. –

Note sull’autore

Davide Trame è nato nel  1953 a Venezia  dove vive e insegna inglese. Scrive poesia in inglese dal 1993 e ha iniziato ad auto tradursi nel 2012. Dal 1999, sue poesie sono apparse in riviste negli Stati Uniti e altri paesi di lingua inglese. Nel 2013 la sua raccolta poetica Make It Last è stata pubblicata a Belfast da Lapwing publications.

Davide Trame was born in 1953 in Venice, where he  lives and teaches English. In 1993 he started writing poems in English, and in 2012 he begun translating them into Italian. Starting from 1999, his poems have been issued on literary reviews in the U.S. and in many other English speaking countries. In 2013 his poetry collection Make It Last was issued in Belfast by Lapwing publications.

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