alexander grishkevich
.
non ho religione
e, pur dubitando , continuamente dubitando,
del senso della nostra presenza
come della presenza della quercia e del delfino
dubitando della possibilità conservativa della specie
e della lungimiranza del progresso
dubitando della definizione stessa di progresso
e immaginando una successione di trappole senza via di fuga
dubitando di un disegno conservativo della vita
e della lungimiranza della natura,
dubitando della bellezza stessa della visione
e immaginando un compassionevole autoinganno,
provo un infantile smarrimento per la condanna a morte di un poeta.
.
a volte non importa se la poesia non è all’altezza, si sente l’urgenza di dire
per Ashraf Fayadh
Anna Bergna
provo un infantile smarrimento… per la condanna a morte di un poeta.
nella fretta di dire, non ho copiato l’ultimo verso.