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Io credo nella poesia.
Cammino tra la faccia carnivora della televisione e le lingue radioattive che bruciano i gigli dei campi, gli uccelli dei cièli, le teste secche che si svuotano della memoria, personale e collettiva, del significato della bellezza. Io credo che la poesia non ha vinti né vincitori.
Io credo nel credere.
Per credere faccio l’orto e il pane. Imparo i significati del fare, del rispettare e amare le creature che sorgono e, sorgendo, immediatamente invecchiano.
Benedico l’invecchiamento.
Pratico la poesia: l’orto, la madre, il sale del deserto, l’amante che mi aspetta accanto al pozzo dell’oasi, il canto che canta dentro il pozzo dell’oasi.”
Queste parole di Anna Maria Farabbi, all’inizio del suo poema ABSE, sono profondamente anche il nostro atto di fede e la migliore introduzione al nostro lavoro di teatro. Proprio in questi giorni novembrini, con lo sconvolgimento in cuore dei massacri di Parigi, con la data annuale che vorrebbe focalizzare l’attenzione di tutti sulla violenza alle donne, proponiamo la lettura-messa in scena di un poema che è profondamente calato nella realtà tragica del nostro tempo,
con la volontà di dire, testimoniare, fare pace, attraverso la poesia, intesa non come appartato esercizio di stile,
ma come presenza di pace attiva e responsabile nel proprio tempo.
DOPO 10 ANNI… ANCORA QUI, rassegna di TEATRO PER AMORE
col PATROCINIO DEL COMUNE DI MODENA
FOEMINAE, compagnia di Arcoscenico
presentano
ABSE
con Maria Luisa Bompani, Vilde Mailli, Silvia Nerini, Milena Nicolini, Maria Chiara Papazzoni
con il canto di Daniela Briganti
regia di Milena Nicolini
durata: 1h
VENERDI’ 27 NOVEMBRE 2015, ore 21
Teatro dei Segni, via S. Giovanni Bosco, 150 Modena
Ingresso a offerta libera
Nel vuoto di Abse , che nel dialetto perugino di Anna Maria Farabbi connota un’assenza che può essere colmata, si snoda un cammino attraverso un paese costituito di nodi pubblici (la piazza, la scuola, la biblioteca, l’asilo, l’ospizio, l’osteria, il cimitero) e di nodi del sé più intimo (l’amore, la spiritualità, la morte), che però non sono mai separati, perché l’impegno alla propria presenza responsabile nel mondo non è diretto da fedi o ideali astratti, ma dall’apertura/disponibilità di ogni-uno verso ogni-altro, per realizzare insieme una pratica corale e individuale dell’amore.
bravissima Anna e Milena e tutte le altre. Un grande abbraccio con molta stima
E’ stato bellissimo esserci, rivivere l’emozione di Abse insieme a voi, conoscere di persona l’autrice. Avete fatto un gran bel lavoro con gioia e passione. Grazie Milena!
Marilena
non ho potuto esserci e allora chiedo:per caso è stato realizzato un video?
f
A me pare proprio di si :-)
grazie, allora chiederò a Milena direttamente. f