POESIA CONTRO LA GUERRA- postazione permanente [XIII]- Laura Pezzola

 hester cox 

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FRONTIERE

Fili spinati impigliano.
Sorvegliano affranti
i naufraghi del vento

Svanite le anime
restano platani e pioppi
a consolare i corpi
ingoiati dal fango

A mezzogiorno
il ricamo dell’orizzonte
esplode nei mercati
gonfio di napalm

Sulle teste di cuoio
singhiozzano le armi

I poeti inadatti alla rivolta
stipano cattedrali di versi
nei vagoni piombati dei treni

dove a migliaia scompaiono
gli sguardi familiari
degli uomini.

Laura Pezzola

1 Comment

  1. Mai come di questi tempi, la postazione permanente della poesia contro la guerra è un luogo necessario. E I poeti inadatti alla rivolta \ ma anche ad ogni guerra di fratello contro fratello. Bravissima Laura Pezzola, una rivelazione.

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