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Tratte da Una viola, una pigna, un’ombra di Elena Cesari
La fiaba e l’ombra
Lei
In punta di piedi
mentre il mondo dormiva
e correndo
con il bianco della pelle
ed il buio della casa
A volte pensieri sparsi
si disperdono nella notte
senza indizi
né profumo di rose
e
dunque
lei
in punta di piedi
a piedi nudi
perché il mondo non si accorga
dei battiti
Ti conosco
per il tocco del mignolo sulle pietre fredde
per quella distrazione
che anticipa il tuo sguardo.
Ti ho spiata
nel sogno
mentre contavi
le ore
e le riponevi nel cassetto
insieme ad un mazzetto di lavanda.
In punta di piedi
come per non svegliare il mostro della fiaba.
A ripensarci bene
quel libro non lo avrei mai letto
e sarei restata al calduccio sotto alle coperte.
*
L’inesistenza del male
Domani mi aprirai la porta
per dimostrarmi
l’inesistenza del male.
Mi dirai
che non c’è ombra di solitudine
ad aspettare fuori dalla soglia.
Domani, o dopodomani
o un’altra mattina come quelle già trascorse
mi accompagnerai senza saper consolarmi
giacché alla libertà difficilmente ci si abitua
e ancor meno alla luce che investe.
Domani,
quando sarò costretta a salutarti,
si compirà, ripetitiva, la perdita:
ogni giorno trascorso deve ancora arrivare,
prendersi la briga di bussare e
di attendere risposta.
Come sempre appena uscita di casa
penserò di aver dimenticato le chiavi.
Domani mi aprirai la porta
per dimostrarmi
l’inesistenza del male.
*
PASSAGGI
Il fiume
trascina le nuvole
mentre la gola è un laccio
che lascia scorrere
lacrime
La terra ha solchi
e parentesi quadre
e animali che scappano
da ogni definizione
Non denuncio il cuore
fuggiasco fra due mondi
la nausea del dondolare del treno,
i passi incespicanti del tradimento.
Ogni volto
non è cornice
di retorica figura,
ma essenziale svelarsi della pelle,
paesaggio che si dichiara,
poroso desiderio
che si alza in piedi
come canto d’amore.
E,
ogni ruga,
che intimamente persiste,
è frangente e raggio di sole,
porta in sé il messaggio di lontane province
che attendono ancora di essere attraversate.
*
Elena Cesari– Oltre a interessarsi di poesia fa anche cose di teatro con il Magnifico Teatrino Errante, organizza laboratori di scrittura per ragazzi e ragazze straniere, spesso in condizioni disagiate, e ha scelto di abitare in un piccolo paese dell’appennino vicino a Bologna. “Una viola, una pigna , un’ombra” è la sua prima pubblicazione per la Fondazione Mario Luzi.