Suscitano delusione i ristoranti giapponesi
dove si mangia il sushi come in una catena
di montaggio con quelle mani che prelevano
a iosa cubetti di riso infarciti di esotico
che scorrono sui tapis roulant in ciotoline
di pesci crudi che non sanno più di mare
ma di cubicoli di terraferma e formicai.
Ridateci il mare con le scogliere o le battigie
dove si trovano telline insabbiate che stridono
sotto i denti tra uno spaghetto e l’altro.
Fateci affogare nelle zuppe di pesce
con gli scorfani di Fiumicino oppure tuffiamoci
nel cacciucco della costa livornese con tutte le mani
a sporcarci di sugo sotto i baffi e le scarpette.
E il baccalà alla veneziana o fritto alla romana
ben venga a riallietarci nelle trattorie nostrane
e poi se capitiamo nella bella Napoli facciamo
una puntata a Mergellina da Ciro o un po’ più in là
da Zi’ Teresa o dalla Bersagliera davanti al Maschio
l’unico rimasto sotto il cui sguardo ancora ce se pò magnà.
Maurizio Soldini
Bella , fervorosa “requisitoria” ecologico / salutista , colorata da un Maurizio Soldini che mi sembra in gran forma .
Grazie
leopoldo attolico –