ISTANTANEE- Vera D’Atri e Fernanda Ferraresso- Quando la poesia vive i luoghi. Poesia di terra e di mare

Festival-Pozzuoli1.

Con inizio venerdì 26 settembre e fino al 28 settembre 2014 ha avuto corso, nel centro antico di Pozzuoli,  suo cuore dal battito antico ,  il Rione Terra, il Festival  LIBRI DI MARE LIBRI DI TERRA, che ha ospitato forme d’arte diverse: scrittura, lettura, musica e teatro. Giunto  alla settima edizione, attraverso l’ Organizzazione  dell’Associazione Culturale “Il Diario del Viaggiatore”, l’evento è stato promosso dai Comuni di Baia, Bacoli e Monte di Procida. Moltissimi gli ospiti, oltre alle figure dei rappresentanti politici. Tra questi l’editore Giuseppe Russo, il critico e scrittore Francesco Durante, Joseph Farrell, professore emerito di Italianistica (University of Strathclyde di Glasgow-Scozia), venuto a presentare  il suo libro Dario e Franca. La biografia della coppia Fo – Rame attraverso la storia italiana – Ledizioni editore.
E ancora Antonella Cilento, finalista del Premio Strega 2014, che ha incontrato il pubblico presentando il suo recente lavoro Lisario o del Piacere Infinito delle Donne- Mondadori editore.

I luoghi- ci ha scritto in una breve nota che riportiamo,Vera D’atri –   abitati dalla parola di molti autori, si sono animati mettendo tutti i presenti in un viaggio senza altra sponda che le voci. – E aggiunge – Ci si abitua con fatica. Il buio della Dragonara finisce per pesare. Entriamo bisbigliando, noi che leggeremo, animati da un certo impulso alla costrizione. Si era detto: ci troviamo lì, ci sarà un assessore del comune di Bacoli che ci darà ragguagli sulla grotta, poi passeremo all’interno, avendo cura di superare in noi la disperazione per dover lasciare l’aria, la luce, le isole, la tempesta di felicità che si prova appena si scorge il litorale. Ma la poesia vince. Nell’oscurità si cammina su un’impalcatura metallica rischiarata da piccole luci, si cammina sopra l’acqua di quella che era cisterna romana, come altre cavità in questi luoghi. Lo scavo è possente. Un poeta sa con quale ammirazione si debba pensare la fatica. Fuori dell’impalcatura, in uno spiazzo sterrato in vista dell’uscita iniziamo la lettura. Assieme alle parole, quasi staccandosi dalle pareti giunge un suono sprovvisto di melodia. E’ l’antico balsamico percuotere di strumenti metallici, sorta di sistri o di qualche oggetto che riesce a trasmettere mitici fruscii di selva. Ne siamo subito conquistati. Tutto sembra disposto come una culla che asseconda il dondolio spettrale di chi da sé ha staccato ogni dolore per dire, per narrare, per raggiungere in piena coscienza la mitezza dei versi. Spesso sono i luoghi a confidare verità. Spesso sono in noi più sapienti dell’umano.

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liv sorvaag-dentro di me i luoghi parlano

Liv Sorvaag _artodyssey (10).

LIBRI DI MARE LIBRI DI TERRA ha continuato il suo viaggio fino a domenica 28 settembre, attraversando prima Villa Cerillo di Bacoli, il venerdì, e alloggiando alla fine nella Casina Vanvitelliana del Complesso Borbonico del Fusaro con la finale del PREMIO MICHELE SOVENTE, giunto alla III edizione, la cui giuria è presieduta dal poeta Elio Pecora. Molti i premiati nell’ambito della poesia, della narrativa, del giornalismo e dell’illustrazione.
Presente all’incontro anche Anna Maria Farabbi che ha ricordato la figura di Michele Sovente e letto testi da Abse– Il Ponte del Sale editore oltre ad introdurre  i suoi ultimi lavori dedicatio ai giovani raccolti in Talamimamma- Terra d’Ulivi editore.
Lo splendore dei luoghi brillava ancora di più per la bellezza della parole creando una eco paesaggistica in cui il corpo dell’arte  era la voce  degli scrittori ma in una profonda eco-nomia come spesso non si è soliti trovare.

Angela Schiavone, presidentessa dell’associazione Il Diario del Viaggiatore, professoressa di latino e italiano al liceo Majorana di Monteruscello a Pozzuoli  e magnifica quanto brillante ideatrice dell’evento,   ha dichiarato che il riportare gli scrittori nei Campi Flegrei significava finalmente – dar corpo e voce ai loro libri, far sentire la fatica e il respiro, l’immaginazione e la creatività – unitamente al desiderio – di far attraversare questa terra, che ha tante ferite e tante rughe, da chi fa dell’arte un prolungamento necessario del mondo.- Poter dialogare, conversare, continua la  Schiavone, –   significa ricreare lo spirito da cui è nata la letteratura; intrattenere gli altri significa renderli partecipi dei propri sogni e dei propri incubi.

fernanda ferraresso

 

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