philippe artias
Merita attenzione questa pubblicazione lavorata a più mani, mirata a toccare la sensibilità del pubblico infantile, tuttavia apprezzabile anche da un occhio adulto. Si tratta della narrazione illustrata del percorso artistico di Philippe Artias (Feurs 1912 – Numana 2002).
Il primo battito del libro rintocca sul nome, risuonando fino al castello, oggi in rovina, nei pressi dell’abitazione della nonna dell’artista.
Già questo gesto mostra come le autrici, di cui anche la vedova, abbiano lavorato con intelligenza educando il piccolo lettore ai significati di spazio e di tempo.
Un’apparente semplicità della figura illustrata, progressivamente va arricchendosi, con innesti di fotografie di opere d’arte, richiamando al bambino i mondi di Monet, Van Gogh, Matisse, Henri Rousseau, Degas. L’incontro con Picasso indirizzò Artias alla ceramica, con geniale intuizione: così la pagina, sempre satura di colori e invenzioni di sovrapposizioni tra figure create e personaggi biografici, racconta con vivezza brulicante.
Segnalo citazioni di oggetti di design, geometrie, studi di architettura, come felici e insoliti approcci di conoscenza e informazione per il bambino. Inoltre, la pagina in cui ritratti famosi compongono un unico punto luce intenso e affascinante, come espressione corale di una genialità italiana dentro cui Artias rimase coinvolto e innamorato, tanto da decidere di stabilirsi nel nostro Paese.
Segnalo ancora l’attenzione a una didattica per tecniche usate dall’autore come la pittura a tinte piatte o il collage, illustrata poi nell’atto del suo utilizzo dentro il compimento dell’opera.
Piccoli e grandi che volessero ulteriore approfondimento possono immergersi nel sito http://www.ilmioartias.it.
anna maria farabbi
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Lydia Artias, Nicoletta Fiumi, Rita Rava- ARTIAS . Il bambino che voleva diventare pittore– Artebambini
2012
Illustrazioni di Cesare Reggiani
Interessante:))
davvero grazie Anna Maria m’immergo subito…
elina
pregevole!