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come la visione su questi nostri giorni, la capacità di connettere e di comunicare con noi stessi e gli altri, sempre troppo presi da cose futili volubili inutili, mentre altri come noi scappano da luoghi impossibili, dove l’umanità non ha memoria e la terra, che ci ospita e ci nutre, ci consola suggerendoci in continuo diverse vie d’uscita e anche d’abitazione.
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La moda non doma la creatività e la capacità di ricreare un luogo diverso e comune perché ogni piccolo passo è sempre e solo un transito, consapevoli che l’infimo non misura definitivamente ciò che è immenso e sempre ci sarà qualcuno che guardando indietro vedrà il futuro organizzarsi anche sui suoi piccoli passi. Così da un parte abbiamo scosse di frenesia che vorrebbe vederci uguali e dall’altra un tempo che scorre con la voce di una radio in sordina, il cammino di “passanti” e l’avventura dentro lo sguardo di qualcuno che, in silenzio, vive unendo ogni lembo di memoria interiore e ne fa, per un attimo lunghissimo, il suo esterno.
Veevera
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