eunike nugroho
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Anamaría Crowe Serrano è irlandese e vive a Dublino. È insegnante di spagnolo e traduttrice di poesia contemporanea dall’italiano e dallo spagnolo alla lingua inglese. Le sue traduzioni includono Other Signs, Other Circles, di Annamaria Ferramosca (Chelsea Editions, 2009), Selected Poems, di Daniela Raimondi (Gradiva Editions, NY, 2013) e la traduzione collaborativa di Instructions on How to Read a Newspaper and Other Poems di Valerio Magrelli (Chelsea Editions, 2008) per la quale ha condiviso il terzo posto al premio di traduzione John Dryden (British Centre for Literary Translation & British Comparative Literature Association). In fase di pubblicazione: Selected Poems di Alfredo de Palchi (a cura di John Taylor). Ha anche tradotto Brendan Kennelly e Seamus Heaney in spagnolo.
Come scrittrice, ha pubblicato una raccolta di racconti in traduzione italiana: Dall’altra parte (Leconte, 2003, traduzione a cura di Riccardo Duranti), l’atto unico L’Interprete (Delta3 Edizioni, 2003) e il libro di poesie Femispheres (Shearsman, UK, 2008). Ha ottenuto due premi dall’Arts Council irlandese.
eunike nugroho
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Fiaba del bosco
Parolepioggia cadono come sussurri spogli
sulla corteccia di un albero della Lituania
———-storie di foreste abbattute
———-argentee nel ruvido silenzio di una fotografia.
Il modo in cui un tronco suggerisce l’albero, la complicità
dei nostri sguardi, un tocco.
————————————Io qui.
———————————————Tu là
tra simboli – un filo d’erba, un ramoscello incantato,
corteccia-persiana aperta all’improvviso.
La mia stanza scruta la foresta e io sono l’invisibile
radice ai tuoi piedi
Rifletto su questo albero mentre ritrova lentamente pienezza
e movimento sulla mia parete
pensiero piuma che lo trasporta oltre la forma.
Il mormorio delle sue voci
torna dalla foresta nuda:
———-questa grana sfregiata non è una fotografia
———-è la viva ferita di una poesia
oltre la mano
———timida
———che scatta parole senza suono
*
Meditazione a metà mattina
Incapace di concentrarmi sul lavoro,
un nodo interiore
che si stringe su caratteri e trame – lascio la scrivania
e i mucchietti di segatura
che crescono furiosamente lì sotto.
Tarme. Tarme dappertutto.
La casa viene lentamente divorata.
A volte geme. Solo un timido scricchiolio
per non disturbare, rassegnata,
persino grata di essere divorata.
Incapace di concentrami sul lavoro,
rovescio i miei capelli fuori dalla finestra aperta
li tendo sulla terrazza
affinché siano ingarbugliati da una amamelide
moribonda dentro il vaso slabbrato.
Una formica si muove a zig zag sulle mattonelle.
Una formica senza esercito. Senza lavoro.
Le giunture di una vecchia panca della chiesa
cedono. Anch’essa si incrina lungo le venature
per mancanza di glutei bigotti e ginocchia ossute
mancanza di piedi e di gomiti che la segnino con ardore
mentre sussurrano i mantra logorati del mondo.
La formica si è persa, la panca è fuori posto.
Dio non esiste.
I vasi si spaccano. Le travi minacciano di crollare
e uccidermi nel sonno.
Le nocciole marciranno nei boschi.
L’uva è ancora acerba.
Questa è la sintesi della vita stamattina.
È una giornata benedetta.
*
In Sabina
… lasciata alla deriva
da un fluttuare leggero
di ali, l’improvvisa nascita
di un vibrante cinguettio d’uccelli
frulla sopra valli e colline.
So che laggiù resta
una lingua perduta
clitorea come il fiore arancio
del melograno
aperto
all’ebbrezza del tuono
che rimbomba
e al fulmine
dentro la mia anima.
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eunike nugroho
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Un tocco di leggerezza
Giunse il momento. A ciel sereno.
Lo avevi capito prima di me.
Persino dopo ho faticato
ad ammetterlo. La negazione del lutto
va oltre ogni logica.
Quello che mi turbava non era che tu sapessi
e nemmeno la sua morte. Era la tua paura
di abbracciarlo, di dirgli che lo amavi.
Lo avevi definito un melodramma
Un inutile trambusto
qualcosa troppo irrevocabile.
Era sapere che avresti potuto andare a pezzi.
Scoppiare a piangere come un bambino.
Fu lui ad insegnartelo
e a suo modo deve averlo pagato.
Quando giunse la fine, anche lui ebbe paura.
Tuttavia, quella battuta nel momento dell’addio,
quel voler stringerti la mano,
fu un gesto che non ci scorderemo
*
Tulipani
———per John
I tulipani sono sfioriti
abbandonati a un portamento
che alcuni giorni fa
avrei definito
esuberante
perfetto.
Si sporgono da una posa pastello,
un protocollo rosa
che gli dona un’aria classica
la grazia di cene di gala
e con una breve vita – solo pochi giorni –
carichi di bellezza
si inchinano, arrendendosi
totalmente
alla legge di gravità
distendendosi lungo le ombre
meravigliate dell’ingresso
abbracciati in un tango
dal loro centro intatto
verso la parete
le scale
il nostro sfiorarci
inconsapevoli
della vocepetalo
che solo fiorisce
quando veniamo spezzati .
*
Tegole
Impilate contro la parete
chiacchierano, a centinaia
grandi abbastanza per trasformare i loro sussurri
in voci
lichene color ocra, grigio-scuro
intercalate da ombre che esclamano
e sospirano, scatenando
la minaccia di valanghe
quelle calcinose
come una nevicata di parole
si sostengono l’una all’altra
frenando le fuggiasche che scivolano
stridendo in coro
contando sulla forza dell’unione
sia le curve, o le angolari, terracotta
sfornata troppo presto
o slabbrata perché vecchia
tutte concordano che il tetto originale
era degno di affrontare le piogge, il gocciolare
verso la grondaia
che cent’anni fa
scatenò risatine a crepapelle
movimento impercettibile
che riflette le colline, l’irregolarità
della cima
che promette permanenza
persino con la casa ridotta alla rovina.
Traduzioni di Daniela Raimondi
Ho grande stima per Anamaría Crowe Serrano, e queste sue poesie sono davvero bellissime. Non la conoscevo come scrittrice e poeta ma non mancherò di rimediare. Grazie per averla portata nella casa di Cartesensibili.
Poeta e traduttrice, entrambe davvero eccellenti, riunite in un unico nome Anamaria Crowe Serrano.Solo una bravissima poeta come lei può tradurre poesia così magistralmente.Confesso di essere stata molto fortunata quando un’ampia scelta di mie poesie è apparsa,nella sua traduzione,nella bella antologia intitolata “Poems from Liguria” a cura di Roberto Bertoni(Trauben,2009) che Daniela Raimondi forse non ha avuto occasione di conoscere. Ringrazio molto lei, e mi complimento per le sue perfette traduzioni in italiano dei testi di Anamaria, oltre a ringraziarla ancora per questa proposta a Cartesensibili, mentre continuo a ringraziare Anamaria per la bellezza delle sue poesie e delle sue traduzioni oltre alla generosa,gentile disponibilità personale. In breve, questo mio post non è che la “festa del ringraziamento”….
Grazie Fernanda per dare spazio alla poesia di Anamaria Crowe Serrano, poeta di grande spessore e, come fa notare Lucetta Frisa, sensibile e competente traduttrice. Per me ha tradotto l’intero volume di ‘Selected Poems’, pubblicato in edizione bilingue da Gradiva New York nel 2013. Un caro saluto a te, a Lucetta e agli altri lettori.
L’ha ribloggato su Daniela Raimondi.
è una poesia piena di voci, sembra di ascoltarle mentre si rincorrono
immagini nitide e precise evocazioni che restano negli occhi
grazie per la bella proposta
elina