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La regola da sola è monotona,
il caso da solo rende inquieti.
La combinazione tra regola e caso è la vita
è l’arte
è la fantasia
l’equilibrio.
Bruno Munari
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La si crea l’Arte? O la si determina in un solco generato dalla sinestesia personale e sociale dell’artista o meglio dell’uomo che produce Arte e che sceglie per caso o per necessità di vivere in società o meno? Laddove poi per società si possa intendere l’illusione di un raggiungimento comune in una visione coerente di uomini e donne, benché la razza umana sia (invece) incoerente per sua stessa natura. L’Arte è un fenomeno di auto-contaminazione. E’ un atto creativo spurio fra ideale e reale. Non si arriva mai a definirne l’essenza, in quell’essenziale libertà di essere se stessa e non altra che Arte. Vivere nell’arte è sfuggire all’umana tendenza della classificazione razionale microscopica di ogni sentimento o accadimento fino al riconoscimento universale di Arte come portatrice domande e non di risposte. E in questa grazia immutabile del domandarsi e del rispondersi per ogni punto o ogni infinito che l’Arte è una via imperfetta, perché non può essere logica e quindi perfetta (secondo la visione rassicurante del cogito ergo sum). L’Arte tocca e chiama ognuno in maniera uguale o differente, e la sua maestria è cessare la divina illusione della risposta perfetta ed immutabile, ricomponendosi invece nello spazio dei sentimenti accanto alle domande degli uomini: ecco la sua auto-determinazione.
LE FORME DEL SUONO
Le forme del suono è il progetto artistico del poeta Giorgio Bonacini e del fotografo Roberto Dittamo che verrà presentato il 29 marzo al Palazzo Principi di Correggio, in provincia di Reggio Emilia. “Visione – Lettura – Dialogo”: la fusione di due elementi d’Arte, la fotografia e la poesia, in un rapporto sinestetico che trova un equilibrio all’interno dell’empatia artistica, costruendo una vicinanza delle due arti, quasi un annodato cammino comune. Su Carte Sensibili, quattro inediti che il poeta correggese presenterà al pubblico del Principi.
Simonetta Met Sambiase
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Ma tu continua
a perderti e a cercare
e a riportare
nello spazio di una virgola
una musica non fatta
per l’udito ma
per dire l’emozione
di una fionda
il soffio antico una visione
in congiunzione
sui lillà
*
Qualcosa ci sarà
nel sottoterra dell’inverno
nel moto delle labbra
nell’ondata
di un prodigio
che ricorda ogni lamento
ma non è…
un brusio nel silenzio
una voce e sei tu luna
che sporgi
che stai nella luce
chiunque tu sia
io mi fido
russ mills- byrolglyphics
Il mio
portamento in levare
rianima tutto
estingue la notte una mossa
a sorpresa
un cartoccio di graffi
così… mosse a caldo le dita
sono il corpo del risveglio
un’attenzione
invalicabile e felice
che divarica i pensieri le tinte
in spaccature
*
Trilli fonòfoni
e suoni
sospendono l’aria
in un che di abbandono
di forme che piegano
l’ombra
al destino di ciò
che scompare
ma ancora riverbera
al mondo
un suo accenno
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L’ha ribloggato su Il Golem Femmina e ha commentato:
Giorgio Bonacini su Carte Sensibili.