michael yamashita
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Di anno in anno ci passiamo la consegna. Anno dopo anno vediamo la terra, che trema per eventi tellurici spaventosi e diversi, soggetta ad alluvioni e maremoti soggetta anche e sempre più a guerre che sono anch’esse un movimento sismico, perché scuotono tutta l’organizzazione dell’umanità, la nostra terra sostanziale, fino alle radici, portandoci senza che noi ce ne accorgiamo verso una rovina senza ritorno. Serve invece che noi tutti ci si prenda la responsabilità nei confronti di un futuro che è già tra noi, mentre noi non facciamo che vivere il passato, senza guardare a fondo in ciò che è un paradigma divenuto paradosso. La nostra cecità si è fatta profonda, serve guardare dentro ogni forziere di memoria e chi, meglio della parola poetica e della geografia che essa ricostruisce può offrirci una terra buona su cui muovere i nostri passi in tutti quelli che verranno, perché questo è ancora l’uomo, non un io minuscolo e temporaneo ma una collettività che si propaga come i semi di ogni altra specie.
Invitiamo quindi i nostri lettori a fare proprio un verso di un poeta e costruire dentro o attorno a quello un seme di terra buona da portare su questa nostra, terra ormai travagliata, inquinata, saccheggiata, non più amata e sia questo un bene per tutti.
I testi ricevuti, all’indirizzo cartesensibili@live.it entro e non oltre il 20 marzo prossimo, saranno letti e pubblicati in cartesensibili nella giornata del 22 marzo 2014 dalle ore 11. Sarà dato in precedenza avviso a tutti coloro che verranno ospitati in questa nuova iniziativa.
BUON LAVORO e che sia buona la semina!
cartesensibili