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Miei cari genitori,
se il cielo fosse carta e tutti i mari del mondo inchiostro, non potrei descrivervi le mie sofferenze e tutto ciò che vedo intorno a me.
Il campo si trova in una radura.
Sin dal mattino ci cacciano al lavoro nella foresta.
I miei piedi sanguinano perché ci hanno portato via le scarpe… tutto il giorno lavoriamo quasi senza mangiare e la notte dormiamo sulla terra (ci hanno portato via anche i nostri mantelli).
Ogni notte soldati ubriachi vengono a picchiarci con bastoni di legno e il mio corpo è pieno di lividi come un pezzo di legno bruciacchiato.
Alle volte ci gettano qualche carota cruda, una barbabietola ed è una vergogna: ci si batte per averne un pezzetto e persino qualche foglia.
L’altro giorno due ragazzi sono scappati, allora ci hanno messo in fila e ogni quinto della fila veniva fucilato… io non ero il quinto, ma so che non uscirò vivo di qui.
Dico addio a tutti, cara mamma, caro papà, mie sorelle e miei fratelli, e piango…
Lettera scritta in yiddish da un ragazzo di 14 anni recluso nel campo di concentramento di Pustkow in Galizia e portata fuori dal lager grazie all’aiuto di un contadino.
Oh mio Dio!
il fatto è che leggere ciò che si sa quasi infastidisce.Ce lo hanno ripetuto così tante e tante volte: della fame, delle botte, delle fucilazioni, delle gassificazioni, delle torture e il fatto che ogni giorno, nei nostri giorni, si vivano atrocità che sembrano peggiori, perché le sevizie sono state studiate e organizzate in anni e anni di criminale persecuzione di un potere abietto (la storia lo conferma per quasi tutti i paesi della terra) non ci smuove, spesso, che la voglia di fare smettere questo tamburo che batte su un muro di silenzio interiore. Per questo è stato scelto di pubblicare questa e altre testimonianze da un mondo che sembra non essersi dileguato in quei tristissimi eventi ma si riproduce secolo dopo secolo con danni morali psichici e fisici di cui pare non ci si renda conto. f.f.
è di oggi questo teatro delle miserie umane attuali: – Oltraggio alla memoria della Shoah
Teste di maiale sono state spedite a tre luoghi simbolo della comunità ebraica a Roma (Sinagoga, Museo di Trastevere e ambasciata d’Israele) alla vigilia della Giornata della Memoria che si celebra domani. – E’ apparso nell’Unità di oggi
E ancora un’altra indagine dice che la prostituzione aumenta e cresce la caccia alle minorenni con cui fare sesso a pagamento. Due milioni e mezzo gli uomini (italiani e migranti)che cercano sempre più spesso le giovanissime e richiedono rapporti non protetti.Anche questo è un lager!
Lager hanno fatto il mondo senza vergogna.
Grazie Fernanda
È incredibile quanta tristezza è quanta delicatezza d’animo traspare in questa lettera…
Povero piccolo ragazzo, povera piccola vita, povera piccola pianta nelle mani di mostri amanti della morte. Povera piccola anima immacolata che si svela con inimmaginabile pietà.
È incredibile…
Scrivo solo: “Povera anima innocente!”
GBG
No comment.
Sto leggendo il vostro libro, Il muro dove volano gli uccelli e…f