stéphanie de virieu
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Secondo me è uscito o se ne è andato, emigrato in qualche stato del sud. Oppure è andato a nord, nei fondali bianchissimi dell’oltre, dove tutte le terre stanno basse basse, profonde nell’intimo della crosta terrestre, dove forse anche il cielo sta perenne e germina, non visto, ancora altra vita per chi comunemente la distrugge.
Ditemi, ma voi lo avete visto Natale per strada? Oppure dalla scogliera avete avvistato la sua barca? O ancora siete corsi in suo soccorso vedendolo annegare al largo, distante, in un mare di gente che piange, perché ha perso il lavoro, la casa, la salute, la cultura e ha fame, una fame potente di stringere tra le braccia qualcuno che sia vero, non di gomma e non inscheletrisca i suoi pensieri nella corsa degli ori o dei valori non veritieri.
CARTESENSIBILI getta questo AMO nella rete e aspetta che qualcuno lo afferri, facendolo proprio, con testi che rispondano davvero alla domanda messa in alto, come una piccola stella che brucia l’olio di un sé . Come negli anni precedenti l’iniziativa vuole raccogliere testi di poesia che illuminino una strada ormai difficile in cui il Natale dovrebbe parlare dei propri natali comuni, dei propri territori interiori, luoghi che sono di noi tutti in ogni latitudine del pianeta.
Indirizzo e mail a cui inviare i testi: cartesensibili@live.it
I TESTI VERRANNO VAGLIATI , PUBBLICATI IN ORDINE DI ARRIVO FINO AL 21 DICEMBRE, TERMINE ULTIMO PER L’INVIO.
SARANNO POI RACCOLTI IN UNA IMPAGINAZIONE CONCLUSIVA DA CONDIVIDERE CON TUTTI IL GIORNO 25 DICEMBRE.
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cartesensibili 2013
L’ha ribloggato su Via Lepsius.
C’è ancora e lo tireremo fuori dalle nostre anime. Cominciamo a chiamare, a chiamarci, c’è poco tempo.
Eh…forza e coraggio!!
E’ nascosto, ma si trova se si osserva bene!
no, ancora non lo vedo…serve fare chiaro! f.f.
Insieme si puó fare…
è quello che chiediamo
un invito ineludibile a ripensare a quanto è altro e oltre
L’ha ribloggato su adrianalibrettie ha commentato:
Per aspettare Natale scrivendo
grazie a tutti coloro che hanno condiviso e diffuso l’iniziativa.Eh la condivisione e la partecipazione collettiva che rende diverso questo sperperato natale senza “natali”