g.i.f.
Entriamo nel mondo della narrativa, della poesia, del cinema, delle illustrazioni per bambini e ragazzi, verificandone la qualità dei significati e delle identità stilistiche. E’ un passo nuovo per le nostre carte sensibili, un passo necessario non soltanto da un punto di vista artistico.
L’opera narrativa che battezza questa mia prima segnalazione è firmata da Sara Brugo, al suo esordio editoriale. Mi ha colpito il nucleo tematico della storia che, ambientata in un arco temporale esteso tra ottocento e novecento, riesce a raccontare le modulazioni interiori dei protagonisti e, contemporaneamente, il paesaggio familiare, sociale, tecnologico, che gradualmente muta. Sempre con una buona tenuta ritmica, con sensibilità a tratti lirica, con rigore nell’esporre numerosi dettagli storici, l’autrice propone la figura di Luigi detto il camparo attorno a cui far ruotare l’intera vicenda.
Il protagonista si prende cura dell’acqua, lavorando per riparare e custodire i corsi nei campi e tutte le altre fondamentali fonti di irrigazione del mondo contadino. Conduce la sua vita umilmente tessendo con passione questo filo forte con l’acqua, in una sensorialità totale e viscerale. Una finale, breve ma esauriente nota descrittiva della scrittrice riapre al lettore le figure del piccolo romanzo e i luoghi, specificandone la realtà e i significati: la descrizione del mestiere del camparo, quella del cercatore rabdomantico, la pratica del prendere a balia neonati abbandonati dietro compenso mensile (una sorta di adozione), i primi insediamenti industriali nel novarese e la nascita del Consorzio di Irrigazione Est- Sesia. Ne deriva una scrittura coinvolgente, alimentata non solo dall’identità territoriale ma anche biografica. Sono proprio i bisnonni a suscitare la sua ispirazione.
Un libro che ho apprezzato e che invito a porgere ai ragazzi, non solo per una buona maglia narrativa ma anche per la sua funzione didattica.
anna maria farabbi
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Sara Brugo, LEGAMI D’ACQUA- Kaba Edizioni
Mi hai ricordato Jung che trascorreva ore e ore creando vene con il suo bastone a liberare le pozzanghere o l’acqua che stagnava in ruscelletti verso il “suo” lago…mi procurerò questo libro,grazie. Siete sempre preziose “Carte”
cerchiamo di fare il nostro meglio.grazie
f
lo consiglierò a mia figlia, grande divoratrice di letteratura.
Grazie!
c.
grazie per la proposta e per la grazia con cui è offerta
lieta di questo nuovo passo
elina