Ordini stupidamente di tacere,
non capisci che la voce della verità è più forte del tuo raglio
Francesca Diano
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Ci avete tolto l’aria
ma noi siamo le foglie che respirano
Antonella Barina
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Non scaglia ma leviga i sassi
la pazienza assaltata, li affila di luce.
Anna Maria Curci
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Vita: sanno gli altri cos’è.
La mia pelle d’ebano ne è deturpata.
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Il mondo: luogo per vivere.
Per me è solamente luogo per morire.
Valeria Serofilli
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chi mi solleva in volo? chi si unisce al mio canto?
siamo già uno stormo d’ innumerevoli sorelle
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il nostro canto ti lava la fronte
sei accerchiato, anche tu liberato ci seguirai stupefatto
Annamaria Ferramosca
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Scrivo per non morire dentro.
Ascolta la mia voce, non lasciarmi sola.
Deborah Mega
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La violenza dell’ostacolo non trattiene l’acqua
ma la fa scorrere più forte e più lieta
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Guardo questa notte e la vedo chiara
lacrime hanno lavato la tua oscurità priva di sguardo
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Cado, mi rialzo, mi allontano
mentre tu rimani inchiodato alla macina del rancore
Lucia Guidorizzi
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Vorrei impiccarti ai tuoi occhi
farti sentire l’odore della tua morte
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forte tu sei col tuo bastone
debole io sopporto il tuo basto te vecchio
Fernanda Ferraresso
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Vivevo nella tua menzogna fatta mia
finchè non mi si stramò la carne e capii
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Di terra ricopro il mio velo.
Spunteranno radici da dea.
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Il male del tuo animo indenne
pesa quanto il bene del mio dolore.
Antonia Piredda
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Oggi è un giorno di festa
Il mio nome canto, io canto il mio nome
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Dalla mia finestra nuvole
e vento mentre la luce segna le strade
Elena Latini
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Per le donne che hanno reso
vita e continuita’ al creato
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Intessuto di rosso e viola argentato
il mio landay oggi ho liberato.
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Per quelle sorelle che non hanno occhi
per ammirare e voglia di sognare
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Tappeto volante sul quale adagiare odi e canzoni
speranze vittorie sconfitte progetti emozioni
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Frange lunghe come aquiloni ai quali appigliarsi
lasciarsi andare e imparare a volare
Beatrice Impronta
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Ti invito a sorprendermi
con la gentilezza che non sai d’avere
Vera D’Atri
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Questi sussurri di sillabe:
bocche che danzano il canto della terra.
Antonio Devicienti
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Sono della tua stessa carne
perchè mi vendi al mercato come il bestiame?
.
Mi faccio di pietra e di marmo
non alzare le mani e neanche la voce
.
Attento, dalla testa rotta
escono le mie poesie più affilate
.
Figlia non sprecare le forze
impara la furbizia aggira la montagna
.
La tua voce prigioniera
grida dalla mia bocca il nostro dolore
Mariangela Ruggiu
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a cucirmi la bocca fili di rose
nel labirinto-voce risorgo
Elina Miticocchio
*
Filati di fiamma a fiotti
irrimediabili riflettono il blu.
Rita Pacilio
…un’esperienza commovente Ferni di inestimabile valore e preziosita’…Grazie a tutte davvero…pezzi di Landays…frammenti di aquiloni a colorare il cielo di amore e giustizia…
un post bellissimo,unico! Grazie, come sempre, Ferni, per queste voci luminose.
lucetta
La tua voce prigioniera
grida dalla mia bocca il nostro dolore
fanno gioia le mani
fanno gioia le voci sorelle
cerchiano respiro
grazie a tutte qui
L’ha ribloggato su Tramedipensierie ha commentato:
Il Landays è una forma di poesia brevissima adottata dalle donne afgane come protesta contro le vessazioni del maschio. Questi versi sono composti da due versi di 9 e 12 sillabe.
seguendo le tracce lasciate da Marta (tramedipensieri) arrivo qui e ringrazio anche te, non conoscevo il Landys … un grido cui ora darò eco
profitto per conoscere il tuo spazio
ciao
anna
GRAZIE! l’obiettivo è proprio questo:che ognuna/0 faccia propria la voce delle altre e le diffonda aggiungendo la propria e ancora cercandone altrove, facendole espatriare oltre il piccolo recinto di se stesse/i per raggiungere tutte le altre, soprattutto facendo sentire alle donne che patiscono violenza che non sono sole, che stiamo in qualche modo arrivando, dai diversi punti di questa terra che ci ospita ed è madre di tutte, di tutti.
vostro spazio
Tutta la raccolta , che continuiamo ad aggiornare,si trova qui:
https://cartesensibili.wordpress.com/archivio-cartesensibili-iniziative/landays-distici-delle-voci/
L’ha ribloggato su elinepale ha commentato:
Il Landays è una forma di poesia brevissima adottata dalle donne afgane come protesta contro le vessazioni del maschio. Questi versi sono composti da due versi di 9 e 12 sillabe.
(grazie a Tramedipensieri)
questa era la pagina iniziale, tutti quelli che arrivano sono visibili sempre e trascrivibili per la diffusione, nell’ARCHIVIO CARTESENSIBILI-iniziative: scorrete la tendina e trovate LANDAYS.disitici della voce, al link :
https://cartesensibili.wordpress.com/archivio-cartesensibili-iniziative/landays-distici-delle-voci/
GRAZIE A QUANTE CONDIVIDONO L’INIZIATIVA PERCHE’ E’ UN PERCORSO APERTO A TUTTE /I-.