RICETTE DI POESIA

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Tra un po’ sarà tempo di vacanze e servirà un po’ di poesia da mangiare da bere da metabolizzare! Abbiamo pensato che sarebbe nutriente e rilassante offrire testi che parlano di ciò che si mangia, di una dieta pensata e ascoltata non solo dalla dietologa ma dal cuore della terra. Troppi ormai sono i prodotti che condizionano la nostra vita e soprattutto ci avvelenano. Serve tornare ad un’agricoltura in cui la pulizia degli elementi primari all’interno di una sana produzione siano per primi ripuliti dagli inquinanti tossici che, fino ad ora, hanno prodotto disastri. Dunque ripartire da un profondo lavoro di bonifica di aria acqua e terra se si vuole che ci sia un futuro per viventi e non per sofferenti, quali già oggi si trovano le nuove generazioni sin dall’infanzia e più spesso e tragicamente fin in epoca neonatale.

Cominciamo oggi con Aldo Fabrizi, ironico e chiarissimo, un amico che ci invita a riflettere su ciò che è importante nel relazionarci tra noi e la vita.
Si ricorda che saranno graditi e pubblicati, dopo la lettura e la scelta, gli invii di tutti  coloro che hanno memoria di testi…appetibili e nutrienti: per tutti i sensi.

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LA CREAZIONE

Dio disse: « Mò che ho fatto Cielo e Tera,
domani attacco Luce e Firmamento,
mercoledì fò er mare, doppo invento
farfalle e fiori pe’ la Primavera.

Pe’ giovedì fò er Sole, verso sera
fò li Pianeti, er Fòco, l’Acqua, er Vento,
così se venerdì nun vado lento,
faccio sabbato ingrese e bònasera! »

Finì defatti er sabbato abbonora.
« Mò » disse « vojo vede chi protesta
dicenno che er “Signore” nun lavora…

Ho sfacchinato quarant’ore… basta!
Domani ch’è domenica fò festa…
e prima de fa’ Adamo fò la Pasta! »

LA COTTURA

Nun è ‘na cosa tanto compricata,
però bisogna sempre fà attenzione
perché ce vò ‘na certa proporzione
tra tipo e quantità che va lessata.

Me spiego: quella fina e delicata
va bene tutt’ar più pe’ du’ persone,
ma si presempio se ne fa un pilone
basta un seconno in più che viè incollata.

Insomma, c’è ‘na regola importante:
fino a tre etti se pò fà leggera
poi più s’aumenta e più ce vò pesante.

Er sale è mejo poco, l’acqua assai,
un litro a etto, l’unica maniera,
perché la Pasta nun s’incolli mai

Aldo Fabrizi

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