J.Keats’s tomb
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Here lies one whose name was writ in water
John Keats
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…mi dispiaccio che questo epitaffio sia stato inciso sulla pietra
Probabilmente Keats scrisse per se’ questo epitaffio per indicare che il suo nome sarebbe stato presto dimenticato; come si può, infatti, scrivere sull’acqua? o meglio, come può rimanere per sempre quello che viene scritto sull’acqua?
In realtà, si sbagliava; pur essendo morto in giovane età, egli è ancora sempre presente ed il suo epitaffio potrebbe essere la significativa chiusa di una splendida lirica.
qui giace UNO il cui NOME è stato scritto sull’ACQUA
ritengo sia la sintesi che ci riguarda tutti, poiché ogni uomo è lo stesso uomo e il nome che lo vorrebbe identificare inutile dal punto di vista della storia collettiva , e anche dal punto di vita individuale poiché nessun nome codifica ciò che ogni uomo è, nel tempo che lo sostanzia e d’altra parte nessun uomo è più dell’acqua stessa, in cui nasce, che lo mantiene in vita e vive oltre la sua modesta cifra esistenziale.L’acqua poi, può essere l’etta come l’eterno scorrere del fiume in cui l’unosi fa molteplice, ma sempre è solo forma dell’uno, non sostanza.
Aver scritto sulla pietra quell’epitaffio corrisponde ad aver dato una scrittura ad un “io”, che invece perde ogni suo nome nell’acqua della vita.
A me dà un senso di eterno… Anche quell'”UNO”. Uno non qualunque, ma quello lì, quello e basta.
Il nome di Keats scritto NELL’acqua, come se questa fosse solida come la pietra SU cui è scritto l’epitaffio.
L’acqua leviga la pietra, non la “erode” (che orribile non poesia!).
L’acqua, la sua “mano”, il suo creare e creare nuovamente dà il senso dell’eterno.
Quella pietra è soltanto di passaggio.
straordinario. l’essenza che prende forma. Ma l’acqua è eterna, il materiale si consuma.