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COSEsalve
Alberta Pellacani video 42ʼ
Antonella Monzoni fotografia anno 2012
Alberta Pellacani e Antonella Monzoni si sono incontrate per dar voce alle persone della provincia modenese colpite dal recente sisma, raccogliendo testimonianza del cambiamento di valore che hanno assunto le COSE. Cose e forme di pensiero che si accumulano e sedimentano nel corso della vita, alla luce di una scelta che sembrava poter essere solo una fatalità remota: salvarle o perderle per sempre.
Il linguaggio della fotografia e del video si sono incontrati in modo autonomo sul terreno della parola, cifra essenziale e chiave che apre lʼinvisibile che ancora alberga nellʼintimo delle persone.
La fotografia cerca di unire documento e sentimento raccontando, attraverso più immagini, microstorie di famiglie e singoli, le loro emozioni e memorie.
Il video, intenzionalmente spigoloso e impreciso, rimanda a qualcosa di incomprensibile:
un tempo sospeso tra i ricordi di ieri, già divenuti passato, e il vuoto di un futuro incerto, nella consapevolezza intima che nulla sarà più come prima.
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COSEsalve prosegue.
Alberta e Antonella continuano in questi mesi invernali a registrare e fotografare altreCOSEsalve, sotto la luce dei ricordi e delle luminarie appoggiate in centri storici sventrati, sulla fatica di salvare il lavoro nei container, sullo sforzo grande di pescare in fondo allʼanima la FORZA per andare avanti.
Intanto, è forte la necessità di mostrare cosa è stato questo evento e quale portata interiore ha lasciato nelle persone coinvolte nel sisma, diffondendo e divulgando al pubblico COSEsalve, per non dimenticare, per sostenere, per vicinanza.
COSEsalve è stato presentato da settembre 2012, al Festival Filosofia Palazzo Foresti di Carpi; al Made Expo di Milano; alla settimana del MAt a Mirandola; alla mostra Memory Box a Palazzo Zenobio, Venezia; al viaEmiliadocfest, Teatro dei Segni, Modena.
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Ringrazio di cuore l’ospitalità di Carte Sensibili a nome anche delle altre organizzatrici di Cose Salve. Speriamo che la memoria degli eventi sia impermeabile alla dimenticanza, come invece spesso succede in questo Paese. Salviamo, salviamoci.
Il nostro vivere è costellato di oggetti. Le nostre passioni furori o solitudini vestono gli oggetti del nostro quotidiano. Al punto che ritrovare un oggetto può emozionarci e far riafforare memorie perse. Lo stesso oggetto per un altro non ha invece alcun significato. Così come ogni oggetto può essere sostiutito, ve ne sono molti insostituibili. Ma quando un oggetto anche comune ci viene sottratto, allora ci sembra impossibile poterne fare a meno.
gli oggetti e noi, alla loro stessa stregua, perchè nel ricordo li teniamo vivi entrambi in noi, persone e cose,così che niente va perduto e tutto è in salvo.La trasmissione della memoria di fatto è ciò che conta, il tra-mandare, di mano in mano e di bocca in bocca, attraverso i gesti che tutto riuniscono e tengono insieme, nello stesso seme che ci rende vivi, umani. fernanda
grazie di cuore della ospitalità! Antonella Monzoni
Grazie a voi. f