michael schlegel
I luoghi hanno storia, volti, tessiture dentro cui tante voci come fili compongono un’identità organica che congiunge significativamente il molteplice al singolo. Poeti del Friuli rende palpabile tutto questo, narrando la radice di una regione, cogliendone il carattere, la natura operosa, parsimoniosa, sobria, la forte e tenace capacità espressiva del canto. L’autrice descrive la complessità di questa regione di frontiera, la cui povertà, nel passato, ha causato emorragiche emigrazioni. La devastazione dei terremoti, la presenza di lager e, non ultimo, l’attrito violentissimo con le popolazioni della ex Jugoslavia hanno acuito l’intensa drammaticità del suo ritratto, al pari, tuttavia, della sua forza reattiva.
Nell’introduzione, Anna De Simone spalanca immediatamente al lettore la mappa culturale, geografica e poetica, annunciando i necessari approfondimenti: la vita e le poetiche degli artisti, le loro numerose relazioni con opere, personaggi e con il territorio stesso. La sua scrittura saggistica riesce a offrire un ritratto vivo ed emozionante del Friuli e della sua letteratura, contestualizzando le opere e le individualità tratteggiate. Apprezzo la sua penna gradevole, narrante, mai freddamente asettica, che pur nel rigore del dettaglio e della nota, propone un avvicinamento graduale e coinvolgente di segni e figure.
Troviamo nell’antologia i poeti: Pier Paolo Pasolini, Novella Cantarutti, Elio Bartolini, Leonardo Zanier, Umberto Valentinis, Amedeo Giacomini, Ida Vallerugo, Federico Tavan, Nelvia Di Monte, Giacomo Vit, Mario Benedetti, Ivan Crico, Gian Mario Villalta, Pier Luigi Cappello.
Incontriamo, quindi, personalità poetiche notevoli come Novella Cantarutti, Federico Tavan, Leonardo Zanier, Mario Benedetti, difficilmente reperibili tra gli scaffali di una qualche biblioteca e libreria nazionale e ormai, fuori commercio. Al tempo stesso, riafferriamo il filo lirico di poeti noti e di maggiore visibilità, colti con appassionata lente d’ingrandimento dentro la loro matrice fruliana.
In lingua e in dialetto, il paesaggio lirico di ciascun poeta si stende così come quello friuliano, asciutto, senza retorica, con un’individualità sofferta e intensa.
In appendice, troviamo ottime note biografiche e bibliografiche e appunti di critica per ciascun autore, indispensabili soprattutto per quei poeti sconosciuti al grande pubblico o per lo più introvabili.
Continua, anche con quest’opera, il prezioso viaggio esplorativo delle Edizioni Cofine, di regione in regione, di dialetto in dialetto, di vena in vena.
pier paolo pasolini- casarsa
Testi, tratti da POETI DEL FRIULI tra Casarsa e Chiusaforte, di Federico Tavan
Al mierle
E cuan ch’al mierle
al à perdùt la vous
pa’ la val
ce freit.
.
Il merlo
E quando il merlo
ha perduto la voce,
nella valle
che freddo.
*
Glesiuta
Ce biela
chè glesiuta
insomp al cjùcal
‘la ch’e rivive
da nin
cu’ la lenga de four
.
Chiesetta
Che bella
la chiesetta
sul colle
dove arrivavo
bambino
col cuore in gola.
***
Altri riferimenti in rete:
http://www.poetidelparco.it/9_708_Poeti-del-Friuli-tra-Casarsa-e-Chiusaforte-.html
Anna De Simone,POETI DEL FRIULI tra Casarsa e Chiusaforte- Ed. Cofine Roma 2012
Sono molto grata alla poetessa Anna Maria Farabbi per la sua bella e convinta recensione al mio libro ” Poeti del Friuli tra Casarsa e Chiusaforte”. Dice cose per me molto significative e illuminanti. Grazie davvero.
Anna De Simone