Ogni tanto ci apita di ospitarla, mi riferisco a Cristina Bove, questa volta capita in una duplice veste: come scrittrice e come artista, fotografa e pittrice. Ciò che offre è apertura, respiro, riflessione e anche un pizzico di follia sanante, nello sguardo, nell’ascolto di ciò che ci sta intorno e dentro, che ci permette di superare le barriere della logica, del raziocinante ingabbiarci in ciò che pensiamo di sapere mentre tutto ci sfugge e ci suggerisce altro, ancora nuovo altro.
f.f.
cristina bove
.
Superfici e altro
Un’incisione dentellata
foglia di gelso o d’alchemilla
affonda
quasi a produrre suono puntiforme
tra margini saldati
e la ferita antica
si snoda circumnavigando il fianco
sensibile alla pioggia e al tempo secco
*
Dichiarano le stoppie ora capelli
il grigio andare il lento
passo della coscienza
i sicari appostati nella notte
accendevano pire
sfalsando lumi e numi
antecedenti a Dio
*
Sistemi di condotte
dall’ombelico al cuore
scrivono smagliature madreperla
rete fitta
anni stratificati nella pelle
alla distanza
fanno punti di sangue ancora aperti
*
Impossibile dirne
delle passate ore
della penombra sul finire
per non sentirsi già sepolti
e per
serbare intatto tra le righe il senso
facendo finta che non fosse
un più profondo amare
.
Cristina Bove
particolare la voce di Cristina in questi inediti
nuova di “riflessi” , spinge ad altre ri-flessioni
racconta sempre e non stupisce che dica oltre il visibile
grazie Cristina
Graze, carissima Ferni, io sempre mi commuovo quando leggo le mie cose qui, evidenziate dalle tue parole, conforto e gradevolezza in un ginepraio di cose contorte, di sgarberie e dissensi.
Quando ho qualche dubbio su ciò che faccio, vengo qui e mi ristoro.
Grazie anche a te cara Elina, sempre presente e delicata nel significare il tuo apprezzamento.
Come sono belle queste poesie! non le avevo ancora lette (sono inedite, vedo) e subito mi hanno catturato.
Cristina è straordinaria in tutto quello che fa.
Grazie alla gentile ospite e all’artista poliedrica.
Carmen
sono belle Cristina, molto personali e nuove, piaciute moltissimo…
Doris
grazie, Doris,
malgrado gli anni c’è sempre qualcosa di nuovo… emmenomale! :-)
malgrado gli anni dici, ma sei come un calice colmo d’ottima annata, più è vecchia meglio è. il bouquet si arricchisce di nuovi aromi ossigenandosi, così la tua poesia, con quel tanto di “mercuriale” che io amo tanto, quel tocco in più che solo i grandi… “sembra” per caso come un lancio di dadi al primo colpo è sette
un poco contorto come commento, ma le mie contorsioni ti sono ben note.
alla gentile Signora Ferni che apre il suo salotto con le tue bellissime poesie un ringraziamento per questo dono inedito.
Grazie, Frantzisca, del tuo commento con i riferimenti al volatile, elemento inaferrabile solo in apparenza, ma prezioso in lega.
Ferni è stata tra primi ad accorgersi della mia poesia, fu una grande sorpresa già qualche anno fa quando ospitò alcuni miei testi..
Lei è tra quei magnifici poeti che, oltre a pubblicare sé stessi, danno amorevolmente risalto ad altri autori.
Ci vuole passione e generosità per fare questo.
Ed è ancora per questo che, con pochi altri che tu sai, ha tutta la mia stima e riconoscenza.
qui si tessono lodi immeritate: la bellezza di questo luogo è l’apertura e l’accoglienza, personalmente faccio la portinaia che tiene la porta aperta a chi porta semi, piante, mappe, venti, …l’essere. Grazie gentilissime.f
Meritate.
Bello il quadro e ben accoppiato con i tuoi versi che mi parlano di te
delle tue ferite, della tua vita.
Che belle Cri
o.
grazie, cara Orsola!
è un condividere più che un soliloquio
e tu…