TRASMISSIONI DAL FARO N. 36 – A.M.Farabbi: Migrando con Donato Di Poce.

marc burckhardt

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Per una preistorica come me, entrare nella lavagnetta virtuale, sfogliando il libro di Donato Di Poce, è un affaccio con desiderio, curiosità, accoglimento e piacere. Conosco quanto e come Donato sia febbrilmente attirato da libri di carta, edizioni d’arte, taccuini autografi, cartoline antiche, collezioni d’arte e di poesia. Basta sfogliare la sua bibliografia per sondare le tracce del suo lavoro che lo ha portato non solo alla scrittura, ma anche alla relazione intensa con molti artisti ed editori, curando lui stesso opere uniche, oggetti d’arte dentro cui la parola si impasta al colore e alla figura componendo un’originalità organica.

Questo libro, che CARTESENSIBILI porge ai suoi lettori, oltrepassa la sponda cartacea e accede al virtuale, puntando alla raggiera dei contenuti critici, delle individualità scelte (Daniela Cattani Rusich, Arturo Scwarz, Anna Maria Farabbi, Anna Antolisei, Tomaso Kemeny, Alda Merini, Alberto Casiraghi, Franco Colnaghi, Pier Paolo Pasolini), di scorci fotografici e ideazione grafica. Il fuoco centrale su cui ruota l’opera è, senz’altro, la lunga e articolata intervista rivolta a Tomaso Kemeny, nota e coltissima personalità letteraria che merita approfondimento e diffusione ulteriore.

Il filo che lega queste nove crune poetiche non è altro che il forte sentimento di stima, di emozione, di spostamento interiore che ciascuna di esse ha suscitato nell’autore. O, viceversa, è Donato Di Poce che si specchia nel cuore essenziale di ciascuna di queste anime trovando cellule consanguinee. Nove grani di un rosario in cui si stende pubblicamente la propria poetica.

La scommessa è quasi vinta: si può arrivare al virtuale senza soffrire troppo della mancanza del cartaceo, pur toccando la bellezza, con stile ed eleganza.


8 Comments

  1. glielo dirò, è partita oggi, per qualche giorno di vacanza e sarà irraggiungibile tra le crode delle montagne.
    Ti abbraccio e in bocca al lupo per questea e le altre pubblicazioni.ferni

  2. lo avevo letto in rete e mi è piaciuto molto ogni testo, però ancora preferisco la carta, perchè la puoi portare con te e sfogliarla meglio delle pagine virtuali.

  3. ho iniziato a leggere, non sarò ingorda di apprendere alla svelta
    bellissimo il gesto di aprire la propria “pagina” per condividerla e unirla ad altre
    penso che in questo sia l’incontro, oltre il gesto, oltre la parola, resta l’affetto che si nutre, vero, sostanza per dare luce, per fare tavola e passaggio
    in questa curiosa corsa urge il bisogno di sostare , di prendere i pensieri dei poeti tra le mani, di nutrirli così come essi ci nutrono, in uno scambio continuo

    grazie Donato e naturalmente grazie ad Anna Maria

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