L’Augurio di questa PASQUA è ricordare che ciò che conta è il passaggio… verso se stessi e

Margaret Keelan

.

Attraverso il crepuscolo

teso tra la notte e la luna
passo tra gli uomini   fitti come aghi
in un lascito d’insonnia in questa selva d’inganni

e non posso che  ricucire l’ombra
alla penombra del mio essere dentro  il  sogno di chi non conosco
anch’io luna  già catturata in altro palmo.

Tra l’ombra e la luce

in un lago assopito   di silenzio
in silenzio trascorrono gli uomini
in questo sogno terrestre

cantando   danzando   dettando una  legge

come se nella strada di una vuota giustizia la parola fosse  rete
e catturasse uomini e bestie tra i rami che  sorreggono
fatti di altri    uomini nascosti e caduchi

che con le loro ossa scalzano i ciottoli dal fiume

risalendo la notte in una piccola zattera di selci
rosse rose di pietra in campi di rovine e locuste
tra i roghi della nostra  barbarie dove altri a braccia conserte

vorrebbero seminare aurore in parole erose   prose sospese
e fustigano i giorni
di un solo albero del pane.

Ogni giorno l’uomo apre la sua cima di peccato al buio

e della notte segna solo la propria ignoranza
mentre la donna come la più arcaica sorella
immerge le sue braccia nell’unica radice che ci nutre e sorregge.

Così tutti
animali e  luoghi  cieli e deserti
mari e foreste contano le loro vertebre di sale e di sabbia

tra le gabbie dell’ignoto
sulle dune del profondo
oceano di quello che chiamiamo mondo

ed è corpo che galleggia tra  bianchi  antichi ciottoli di stelle

traguardando il pozzo dentro i nostri occhi
oltre le prigioni di queste città
nell’infernale ventre dell’imbroglio

che consuma la sua fame di miseria in miseria
divorando umanità e bellezza
tra scheletri di vivi   uccisi a suon di differenza

con colpi d’arma d’ingiustizia e leggi a lunga gittata sulle spalle scoperte

dei poveri costretti a vivere nella discarica d’altre pesanti nefandezze.
Come una ventosa sul cranio
succhia ogni nostra speranza la nostra indifferenza ed annerisce lo spazio

residuo dei sogni.

Attraverso il crepuscolo e vedo
la lunga marcia di quelli che gridano
più forte gridano e cadono e si rialzano

ed è un proiettile la loro povertà che brilla

contro la sabbia dei deserti delle nostre economie senza risparmio
cresciuti agli angoli della terra
in tutti i vespai e i termitati della parola

tra le gole dei desideri inghiottiti dalle troppe insane polveri
truppe d’assalto nel vuoto conclave del recinto del ventre
dove nessuna donna avrà più un peso da portare

E finalmente sarà rotto l’anello
nel cesto infruttoso di Adamo.
A mani nude ancora le madri intrecceranno lodi alla vita

come lunghissime radici

e dalla loro bocca pioggia e vento
non saranno nemmeno un segno di quella sterile parola
che ci ha condotti qui ad abortire il tempo

dalla catastrofe di questi giorni come un cuneo
tra le nostre vite e i cadaveri del futuro.
Solo sterco la santità di chiunque abbia chiuso il libro del mistero

scrivendo in questi nostri occhi un suono fesso
quel triste collasso di carità che a tutti serve
per resistere nel tempo

alle cause già perse in questo mondo dove siamo

solo bestie  imbottite di esplosiva rabbia
che guidano alla fonte i loro  carri  armati di vuoto
e pregano un dio morto innumerevoli volte

per la stessa mano che colpì il primo
fattosi tra i tanti uomini

uomo.

.[f. f.- 2012]

8 aprile- Pasqua  2012- AUGURI  DA CARTESENSIBILI!

9 Comments

  1. qui anch’io nel convocare una parola di energia e resistenza per ogni passaggio.
    Saluto con calore e forza tutti coloro che aprono queste carte sensibili.
    anna maria farabbi

  2. ‘e dalla loro bocca pioggia e vento
    non saranno nemmeno un segno di quella sterile parola
    che ci ha condotti qui ad abortire il tempo’

    ecco, una resistenza da praticare. grazie Carte, grazie a tutte e tutti i passanti di questo grande luogo di scambio ( e ricambio)

    api

  3. la meravigliosa immagine che apre lo sguardo, tenere tra le mani una piccola vita e custodirla
    oltre la rabbia, la violenza che pratichiamo anche con lo sguardo indifferente, cieco all’amore, al nutrimento che ci ospita, fin dalla nascita
    rinsaldare il buono, il coraggio delle piccole scelte, gesti da poco che fanno il molto
    farlo ogni giorno, lavorare dentro la rete dei sorrisi, scavalcare l’orgoglio, la chiusura, porgersi semplicemente

    auguri a tutti i lettori e a quanti da qui passeranno
    elina

  4. Mi unisco agli Auguri ai lettori e mi stringo anch’io al fianco di ferni, in un gesto comune che indichi la presenza, la scelta di essere presenti,consapevoli nell’agire. v

  5. Un testo su cui riflettere e a cui fare riferimento. Buona Pasqua a tutto il gruppo che seguo sempre con attenzione.Grazie. Alba

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