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terra terra terra
grido
e una colonna si alza alta
acqua che dal niente brilla e brilla
con energia che si perpetua in esseri e millenni
cedendo senza sosta scorza e scintilla.
Anche lei, la terra, ebbe un natale.
C’è scritto sul manuale!
Nacque dal ventre del cosmo ma nessuno di noi conosce le sue origini
le vicissitudini che l’hanno plasmata ingrossata
scuoiata e irrigidita fino a queste forme tondeggianti.
Le teorie diffuse sono sempre solo ipotesi, congetture vi dico, nessuno sa
nessuno può dire con certezza da dove venga
quanto resisterà e se resterà sospesa o
esploderà del suo stesso contenuto. Basta un niente, l’han detto i profeti,
un attimo di collasso e il pianeta, dentro un anello di fuoco, sarebbe solo
uno sciame di esplosioni e noi gente futura saremo
atomi. Né più né meno di minuscole palline di energia.Invisibili.
Se ci penso ora, da qui, a cosa potrebbe diventare la nostra vita
trovo che il nostro assurdo affannarci e tradirci l’un l’altro per squallidi problemi
disumani l’oggi così tanto che non c’è più bisogno di futuro. Siamo già
oggi scomparsi. Siamo pallini, di mitraglia, siamo biglie di contabile. Siamo
l’economia dello spazio finanziario.
Eppure la vita non fa economia di nulla
sperpera per avere la miglior forma, la miglior sostanza
e si dimentica, si dimentica sì,
di presentare a ciascuno ogni volta il conto,
l’esatto dispendio di risorse che le costa tenerci tutti in sella e
tutti in corsa dentro un immenso mondo in una sola stella.
ANDREAS MOLCH
molto piaciuta, la sento proprio nelle mie corde…
del tutto condivisibile, piaciuta. dmk
Chiedo scusa per il mio italiano, ho visto che avevo sbagliato e mi hanno gentilmente corretto. Sono molto felice di aver preso parte a questo progetto.Dico grazie a tutti, tante bellissime voci. Andreas