james jean
Breviario uno spacco nel ceppo
lo sguardo accecante sul volto
prima del canto che ti fa presente
il buio
compie un secco tragitto
e il suo arrivo
sospende alla gola
un groppo. Prima del fiume
il tuo stare – mai vista –
prima luce che piomba
sul nodo uno scroscio
e il battito sul ramo più alto
e scuote e rompe
e poi
di taglio entri
entri
**
se tu non avessi sentito
la mia voce dentro un foglio
la carta non avessi toccato e del mio nero
come inchiostro sparso
non ti fossi sporcata
se non avessi punto la mia mano con la spina del tuo occhio
mentre lontano ti portava dentro la neve nel raggio che la scioglie
e se, come solo il caso sa fare, non si fosse annodato il nostro fiato
da una capo all’altro della nostra vita
certo avremmo scavato sulla roccia insieme così a lungo
che acqua sgorgherebbe palmo a palmo
fino alla sete
mia e tua.
**
Oggi
è una mattina strana
ciondola a mezz’aria qualcosa
forse nostalgia anche se non c’è storia o figura
forma nel cavo del respiro un filo che si annoda alla gola
e fatico ad aggrapparmi a me stessa
quella piccola barca in transito distante
sempre troppo distante perchè io possa salirci. Così la lascio
un giorno qua un giorno là
fino a che fa ritorno e battendo legno contro legno
scardina la porta. Non ho cuore di lasciarla fuori
in fondo mi ha salvato
quando di me spesso
non avevo più nemmeno un segno.
f.f.
Sempre un piacere leggerti ma domani sarà festa. Io te e Annabelle! Come ai bei tempi.Ti abbraccio,cecilia.
quella piccola barca…
davvero bella
Tra tutte mi è piaciuta l’ultima dove,credo, il tema è lo stesso delle altre, vita, poesia,parola,infinitezza,…ma c’è una resa di particolare efficacia, pur con la semplicità della parola poetica.
anghelica
“se tu non avessi sentito
la mia voce dentro un foglio
la carta non avessi toccato e del mio nero
come inchiostro sparso
non ti fossi sporcata”
oltre la parola fino all’incontro che urge
bellissimo scambio
Molto ispirato scambio poetico: bellissimo sempre il vibrare della lingua italiana e questo generare immagini che risalgono dal profondo e verso il profondo ritornano.
Vi ringrazio, a breve seguirà la risposta di Iole Toini, con cui davvero ho questo scambio di posta attraverso e mail. f.
Iole ha trovato una grande sponda alla sua arte, complimenti
vero, Massimo.
a volte l’onda mi sorpassa affoga.
divento onda di piena portata. muta.
fe’ lo sa.
le tue lettere, Iole, sono sempre letture a doppio filo di lama, e io ogni volta ne resto imbrigliata, come acqua che cade del monte, liberata dalla sorgente. f
mi piace moltissimo “Oggi é una mattina strana…”
Grazie Vittoria. ferni