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Al ritmo di due secondi e mezzo
scompare un pezzo di futuro
ognuno è un bambino che muore per inedia o malattia
ogni secondo una guerra spalanca le case di una particola di mondo
miete anime e corpi per un catasto di terra
concimato con diamanti e petrolio
e sacche di vaccino avvelenato è il latte che si versa
dal ventre della furia per un corso d’acqua nei secoli del fosso
arma il rancore rincorso nel terrore della gente
infiltra esplosioni nella bocca della storia e bombe d’ingiustizia
studiate a tavolino in un unico programma dei governi
gli stessi dèi impotenti e affamati insaziabili di cose nate dalla carne
affannati e senza luce tra nubi di marmo e catrame noi
soli come un segno del presente freddo pesi e paesi di sollevate onde.
Alienate mura sul vuoto noi
e impossibili orbite le nostre braccia chiuse sull’inferno
rovine di una stagione inerte che non ha domani da sognare
non ha luogo dove aspettare o paglia dove covare un uovo di futuro.
Tra istituiti profitti
iniettati in una carne istruita di contraddizioni
questa età è l’era microscopica
di piccolissimi uomini guidati dai robot impastati di feccia
con un unico alienabile desiderio dell’incerto.
Il tempo ormai è una casa invasa
e le allucinazioni sono il suo spettro che ci guasta dentro.
l’angelo di Benjamin uno “spettro che ci guasta dentro”
grazie, abele
http://babilonia61.com/2010/05/02/walter-benjamin-e-l%E2%80%99angelo-della-storia/. Guarda la data in alto a destra. E poi…si dice il caso.f