L’ARCA SELVATICA . Riti intorno all’arca-barca delle alleanze tra mondi d’acqua e rotte di navigazione

A pochi giorni dal referendum  del 12 e 13 giugno, ciò che mi auguro e auguro a tutta la gente è che finalmente si senta e si capisca con chiarezza che nessuno detiene un potere da usare come deterrente o addirittura mezzo di confisca della vita degli altri. Ciascuno di noi ha RESPONSABILITA’ PER LA VITA e la vita è ogni generazione poiché niente è fuori, fuori dal tempo, fuori dal ristretto spazio in cui ciascuno tiene i suoi piedi ed opera “ora”. Tutto è collegato in qualsiasi punto del pianeta e addirittura dello spazio. Mai sarò stanca di ripetere, anche se mi scambieranno per visionaria passionaria o per pazza o anche solo per illusa, che TUTTI, tutti noi abitiamo un luogo ROTONDO, qualsiasi punto è alla stessa distanza e importanza dall’altro, cielo e terra sono strettamente connessi, la rivoluzione è un movimento comune: la terra lo insegna e disegna dalla sua comparsa sulla scena del cosmo. ANCHE NOI DOBBIAMO FARE NOSTRO QUEL SUO MOTO E FARLO “CIRCOLARE”.Questo sia che si tratti di acqua, sia che si tratti di nucleare. FACCIAMOCI RADIO-ATTIVI!

Da L’ARCA SELVATICA . Riti intorno all’arca-barca delle alleanze tra mondi d’acqua e rotte di navigazione

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Se potessimo dire

da quale minuto o goccia  di vita

siamo arrivati fino a questa

soglia di tempo

se potessimo contare i cicli tra vento acqua e terra

in questo cielo che ci naviga addosso nuvole

e luce e stelle  se potessimo ricordare

da quale altro luogo questo    luogo amato  oggi armato

denigrato spesso abbandonato ad un destino non suo  ha iniziato   ad esistere

forse forse potremmo

dire

di conoscere una

parola chiave

una parola d’acqua

finalmente dispensabile.

*

Nell’acqua e nell’ombra

la nostra storia nacque     per sciogliere un racconto senza precedenti

noi  non eravamo ancora   un noi

io ero     e tu con me       senza differenza  senza destino

se non quel mare di luce

quel male di chi non trova respiro se non nel silenzio.

Non avevamo parole, non contavamo il tempo.

Quando lanciammo il nostro coltello volevamo tagliare quel filo

il cordone che ci univa      all’inizio   di cui non sapevamo il nome.

Non avevamo la parola dio    da pronunciare. Eravamo divini

ma non lo sapevamo  non avevamo una logica per capire l’immagine

di un volto e di una somiglianza . L’acqua era uno specchio fermo.

Era un ventre in cui vivere      un’arca  un’area     il nostro corpo immerso.

L’immenso era  nostro

nutrimento il nostro  stare legati

fino allo scioglimento, riflessi noi  tra  i riflessi di quelle acque

mentre la memoria si  faceva  troppo densa

Per questo accade . Accadde che nel sangue, la nostra caduta, c’immergesse

lontano da noi stessi e allora pronunciammo tutte le parole incise in quel

ventre  fino a che l’ultima parola  fu      oscurità.

E’ nell’ombra, poco dopo, che iniziammo a  crescere. Eravamo diventati

corpi, figure, ombre lanciate da una cieca volontà

di andare oltre, di superarci, oltrepassare ciò che  ora  ancora vediamo

l’uno dell’altro,  l’uno nell’altro,  ciò che noi non vogliamo essere e

si fa buio nell’improvviso accendersi di un’altra fiamma, un’altro noi

che ancora negherà chi siamo.

.

IL RE-FERENDUM ferisce un atto speculativo e sana un bene che è comune. LA RIVOLUZIONE SI FA INVERTENDO LA ROTTA DI UN POTERE CHE TALE NON E’ SE E’ GESTITO PER SE’ E PER IL CAPITALE MONETARIO, L’ACQUA E’ DI CAPITALE IMPORTANZA PER TUTTI, per questo è doveroso difenderlo: TUTTI INSIEME.L’acqua non deve servire per lavorazioni come questa che lascio …in coda, come un codice di rilettura per un nuovo programma realmente vitale.

fernanda ferraresso- 4 giugno 2011

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In Francia,dove sembra che il nucleare abbia la meglio, accade invece che si sia formata una grossa componente fortemente contraria, ecco alcuni stralci di un servizio televisivo.

10 Comments

  1. ” L’acqua era uno specchio fermo.

    Era un ventre in cui vivere un’arca un’area il nostro corpo immerso ”

    La vita viene dall’acqua, mare e liquido amniotico, la dimenticanza è oscurità.
    Grazie Ferni.

  2. in tutta la mia vita, fino ad oggi, mi hanno detto di essere una pazza anarchica illusionaria, una che si tiene fuori dalle regole del mondo non può esistere, non può resistere, eppure mai come oggi sono più che convinta che sarà la più grande delle UTOPIE sognate, quella dell’unità tra i popoli nella condivisione delle RESPONSABILITA’,non dei governi, che segnerà il cambiamento.f

  3. Un pezzo così non me lo perdo.Ora ti vedo e ti leggo.Un gran caos, ma ci sono CI SONO!
    FORZA, non smettere mai Ferni!
    Annabelle

  4. …il vento è oramai cambiato, andare a votare è una scelta consapevole alla quale non si può mancare, l’acqua è di tutti noi e dei nostri figli!
    Grazie Ferni, Cettina.

  5. c’è chi crede che non sia così e che si possa vendere tutto, come hanno già fatto, come continuano comunque a fare. ferni

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