Dov’è la dimora dell’Amico? è il verso del poeta iraniano Sohrab Sepehri che titola il film di Kiarostami. Ahmad e Nemattzadeh sono i due compagni di scuola e di banco di cui tratta il film. Abitano troppo lontano l’uno dall’altro e non possono giocare insieme, oltre l’orario scolastico. Ahmad non sa dove abita il compagno e in effetti la sua ricerca è difficoltosa e decide di tornare a casa, fare per lui il compito ricopiandolo sul quaderno, impedendo al maestro di sgridare l’amico per un suo sbaglio. Comprende, come nella poesia, a due passi dal fiore della solitudine, che non avrà mai risposta alla sua domanda: dov’è la dimora dell’Amico?
Tu andrai in fondo a questo viale
che emergerà oltre l’adolescenza,
poi ti volterai verso il fiore della solitudine.
A due passi dal fiore, ti fermerai
ai piedi della fontana da dove sgorgano i miti della terra…Tu vedrai un bambino arrampicato in cima a un pino sottile,
desideroso di rapire la covata del nido della luce
e gli domanderai: dov’è la dimora dell’Amico?
Nell’ora che il corpo sarà terra, la terra sabbia
e polvere la sabbia, nell’ora in cui
ogni cosa sarà polvere, perché temere?
Finiremo così, naturalmente,
come un fiore di campo,
come un fiore che dice:
“È già tempo di neve, amico mio,
e le stagioni prossime a finire”.
Siamo reti sospese
sull’abisso.
Sohrab Sepehri
qusta volta non ho capito se il testo appartiene a Abbas Kiarostami
se sì a quale raccolta? come rintracciarla?
ciao Ferni
in effetti non era apparso il titolo.Lo aveva salvato ma non era comparso ed io non me ne ero accorta. Ora l’ho ripristinato.
Io l’ho trovata casulamente perché stavo cercando un film di Kiarostami: Sotto gli ulivi, poi ho iniziato a cercare anche Il vento ci porterà via e, visto che c’erano dei trailer in youtube, ho pensato di cercarli in rete per poterli rivedere. Li avevo visti al cinema ma non avevo acquistato la copia in dvd.
Del testo di Sohrab Sepehri, a cui si rifà Kiarostami nel suo film, Dovè la casa dell’amico?,il testo è questo
L’INDIRIZZO di Sohrab Sepehri
Traduzione di Pirooz
Chiese un pellegrino all’alba:
“dov’è la casa dell’Amico?”
Il cielo ristette
Mentre sulle labbra del passante
Un ramo di luce apparve
Donandolo al buio delle notti.
E l’indice indicò un pioppo e disse:
“prima dell’Albero c’è un sentiero
che è più verde del sonno di Dio
ed in cui l’Amore è blu
come le ali della sincerità
vai in fondo a quel vicolo
uscente dal retro della Pubertà
poi attornia la Solitudine
ma due passi prima
resta sotto lo Zampillo eterno
delle leggende del Tempo”.
Ecco ti prende una paura trasparente
Nella sincerità fluido dello Spazio
Senti un fruscio
Vedi un bimbo
Arrampicato su di un grande pino
Prendere un pulcino
Dal nido della Luce
Chiedi dunque:
“dov’è la casa dell’Amico?”
amo kiarostami . non conoscevo sepehri. grazie