mary daniel hobson- bottle dreams
[ Un insieme di soli INSIEME sono un universo]
Sosteniamo e diffondiamo il Progetto: L’impoetico mafioso, proposto da Edizioni CFR, di cui abbiamo avuto notizia attraverso richiesta di partecipazione da Gianmario Lucini e l’Associazione POIEIN . Poichè non c’è nulla che sia così lontano dalla nostra vita, esterno alle nostre abitudini o controllato dalla cultura, poiché anche il mondo della letteratura non può dirsi esente da approcci o contaminazioni del mondo mafioso, crediamo che la voce dei poeti e della poesia sia e debba essere una dichiarazione che evidenzia come nessuno può dirsi immune da questo genere di manifestazioni e che deve essere chiaro il proprio porsi difronte ad ogni pratica di violenza.
Progetto: L’impoetico mafioso
” Le mafie sono il ritorno alla schiavitù più barbara, al sistema di potere basato sulla corruzione e l’annichilimento della persona, la prepotenza che si fa legge, il diritto che diventa favore discrezionale. Crediamo che la poesia possa dire la sua sull’argomento. Le Mafie stanno velocemente occupando ogni spazio di libertà ed ora stanno occupando anche gli spazi della politica, delle decisioni collettive, della cultura, oltre che della grande finanza. Fra pochi anni, se il ritmo non decelera e il fenomeno non viene eliminato, l’economia intera sarà mafiosa, forse con poche isolette di economia sana. E così la politica – già esistono stati governati dai mafiosi e, in Italia, molte realtà politiche (Comuni, Province, Regioni e interi pezzi di Stato) sono inquinate da penetrazioni mafiose. Non sta certo alla poesia avanzare progetti di contrasto, ma sta anche alla poesia esprimersi chiaramente, prendere parte, schierarsi senza reticenze, dal versante dell’arte e della cultura, contro la cultura mafiosa. Se non lo farà, starà al gioco di chi vuole sottrarci quella libertà che è necessaria all’arte per poter essere.”
Il progetto è semplicissimo: basta inviare alle Edizioni CFR un testo o due di poesia ispirata a una delle mille problematiche causate dalle mafie (umane, ambientali, sociali, ecc.) o causate da comportamenti mafiosi e di cultura mafiosa o di connivenza con le mafie e poteri deviati, anche se non direttamente riferibili a strutture mafiose organizzate. E’ dunque la cultura della mafia il nostro bersaglio, che è cultura di de-responsabilizzazione, di disordine, di caos, di sfruttamento del territorio e delle persone, per proporre invece una cultura della responsabilità. Non si richiede che i testi siano inediti ma soltanto liberi da vincoli editoriali. Fra le poesie inviate, ne saranno scelte (si ipotizza) un centinaio – o di più se avremo un congruo riscontro. Questo è l’unico orizzonte tematico al quale l’autore dovrà attenersi.
L’iniziativa nasce dall’esigenza (politica e sociale) di far sentire anche la voce della poesia su questo tema, nel quadro di una assunzione di ruolo sociale della poesia, nel suo stesso interesse. E’ quindi ovvio che l’iniziativa si inserisce, dal punto di vista del genere letterario, in quella che viene chiamata “poesia sociale” o anche “poesia politica”. Tuttavia non è affatto scontato: potremmo avere anche ottimi testi lirici in tema, o di poesia satirica, o altro. Chiediamo insomma versi (ma non strilli e tanto meno lamenti) contro le mafie, la loro cultura (soprattutto), la loro visione del mondo. E’ una presa di posizione che, da poeti, NON possiamo delegare ad altri: ci interessa direttamente se davvero amiamo la poesia e la libertà.
Le opere dovranno essere inviate, entro il 31 dicembre 2010 a antologia@edizionicfr.it con un breve curriculum (5 / 10 righe max) dell’autore.
In mancanza di posta elettronica, si possono inviare a Associazione Poiein, C/O Lucini, Via Amonini, 9 – 23020 Piateda (SO).
Nessun obbligo di acquistare copie del volume (si ipotizzano circa 100 – 150 pagine), né è richiesto alcun contributo. Se a qualcuno fa piacere, può inviarci un francobollo postale qualsiasi, del valore che crede, lo useremo per diffondere cultura. Se qualche autore che collabora chiede una copia del volume, gli sarà inviata al prezzo da lui ritenuto equo, tale però da coprire almeno le spese di stampa e spedizione, altrimenti addio equità…. Il prezzo di copertina peraltro sarà contenuto (da 6 a 9 €), proprio per facilitare la circolazione del libro e dei messaggi che conterrà, limitandosi a realizzare soltanto i costi di stampa e spedizione. Il ricavato, dedotte le spese di stampa e spedizione, sarà devoluto ad un Ente o Associazione di lotta alla mafia.
Il volume sarà presentato e diffuso in occasione di, o per innescare dibattiti pubblici sulla cultura mafiosa.
ho delle persone interessate
mi sembra un progetto del tutto edificabile e con uno scopo ben diverso dalle solite antologie-vetrine
Elina
Una proposta che dovrebbe essere ascoltata! Merita rispetto perché chiama alla presa di responsabilità senza nascondimenti.giovanna todeschini
proposta valida e importante.
così come lo scopo che si pone.
api