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Cani in questo inferno
cani dovunque li sento dentro il cerchio
discorrono in quest’orbita latrano
li sento sempre dentro l’orecchio
e li vedo ora come allora dentro il mio occhio
erano pronti ad assalirci
a salire sulla bocca della fame mentre feroce gli sbranava il corpo
l’ultimo brandello di un antico enigma il regime
del rapporto il senso della vita
pensiero ingabbiato in un linguaggio feroce
rifiutato dalla mente e umano così forte-
mente umana che cattura e addomestica
la paura con altro terrore.
Domestiche le loro asperità omicide
nelle diverse età che la compagine
degli uomini ha ridotto a tetra compagnia di un arsenale teatro
di una vita falsificata riducendo il rischio estremo esterno
che è proprio dello stare
insieme dentro un destino incomunicabile
non la paradossale farsa che tra noi e loro ferisce
le abitudini e rende la vita irrisolta e malata al pari di questa
nostra età mai ultima nella storia.
In un vicolo
se io fossi cieco e un gruppo di cani e uomini
gruppo sfuggito nel passato di una caccia mai dimenticata
mi assalisse
potrei toccare le fauci del mito il culmine dell’inferno
quella natural burella quel viscido interstizio
che fa degli uomini animali umani e delle bestie
il testimone di una profondità delle viscere della storia
l’ infero che è il fondo
del nostro tempo senza più sacro
con l’asse spostato dalla relazione ad una recita pubblica
dal dominio del simbolico e dalle viscere a una visione
della profondità come somma di livelli
gerarchie e strati di immagini di uomini dentro un senso asservito
senso di spettacolo dove lo spettatore
chiamato alla responsabilità
della visione interpreta quell’atto scordandosene
appena il gesto è fuori scena.
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f.f. – 26 aprile 2010- edita la storia
http://fernirosso.wordpress.com/2010/04/26/26-aprile1986-chernobyl-e-solo-un-cerchio-dellinferno/
Fai clic per accedere a DossierChernobyl.pdf
e molti altri che però sembra non arrivino fino alla soglia dell’ascolto della gente.
vedi in fernirosso