masbedo– nicolò massezza e jacopo bedogni
un ago nella gola
pulsanti
il vuoto un buco eterno
il dovere di sperare
sognare inconsapevoli soli dicendo
cosa sia vivere nel tempo in cui si muore.
Muore ogni momento
il tempo nell’ in visibilità traduce in sé ogni me stesso in-
vita scarnifica il corpo lo addensa svuota
l’infezione le parole transennate esercitazioni
schierate nella mente sala dei ludi
scudi del nulla incancreniti in ogni cella
fantasmi di una falsa comunione
anatemi in-
giuria la parola dispone sbalzi di valori
percuote il disadorno
cuore la lussuria del sangue
ventricolo del dio
abbattuto dalla scure nel suo
tempio.
.
f.f. – Pulsanti– inedito
bello questo testo, anche se duro riesce a toccare le parti dolenti di ciò che ci rende ciò che siamo, umani, terrestri, ma così facilmente sopprimibili, temporali, identici nella nostra unica vita. ciao ferni, francesco
mi è piaciuto moltissimo questo testo, anche se il video è una mazzata su ogni possibilità di sperare.
Caterina
dev’essere quell’ago dell’inizio, l’ago in gola, che conferisce subito una sensazione di asfissia, di dolore non sopprimibile, che segna tutta la lettura, dalla quale si esce battuti, ma, se si pone attenzione, fortemente motivati a non cedere.giulia
Il video dei masbedo mi è piaciuto moltissimo, da’ l’inquadratura di oggi in cui la malattia è il termometro del potere.Gian
Ci sono dei video dei masbedo che mi piacerebbe portassi qui, magari con qualche tuo testo, ferni, penso ne uscirebbero delle cose particolarissime.nicolò
Sono tutti molto incisivi i video dei masbedo, segnano e rilevano, senza intaccare la crudezza, la situazione della nostra marchiata, e allo stesso tempo marcata, umanità. Il testo voleva far sentire in gola la spina della paura che ci coglie tutti, quando si sente chiaro il passo non letterario della fine, di una fine. Ciao a tutti, a tutti grazie. ferni