Dopo il caffè – f.f.


Mi eri rimasto nelle tasche.
Con i fiammiferi per le sigarette
c’era anche uno dei tuoi capelli.

Non sapevo cosa ci stesse a fare dentro la tasca del cappotto.
L’ho annusato come farebbe un cane
che sa dove si arriva attraverso le narici.

Poi sono rimasta scarica, per qualche secondo, come una molla srotolata da te a qui.

L’attimo dopo     ti arrotolavo al dito.
Un capello da (s)posa.

Meglio dell’oro, mi dicevo.

Aveva inscritta la tua linfa.

3 Comments

  1. ciao fernanda,
    ho letto tuo pregnante intervento su roberto kusterle a gennaio. ti volevo segnalare che roberto kusterle sarà ospite a treviso con 12 nuovi scatti “bellezze di atlantide” dal 13 marzo, tutti i dettagli sul sito dell’associazione culturale di cui faccio parte. posso anche mandarti delle anteprime se vuoi… ciao e grazie.
    francisco

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