Across the Universe
delle cose del mondo
di questo circolo di acrobati
di questo consesso di disarmanti santi inf(r)anti
di quello che mi sta davanti
o addirittura sotto i piedi
tutto ciò che sta
è l’altra parte della stessa sfera.
Io ho la certezza
che la terra non sia mia
ma una casa sempre senza patria
una splendida matria
o una matrioska al più
un porto dentro l’antro del cosmo
perché la geografia è corrente su tutta la sua crosta
su quel corpo da titana
o forse meglio da gitana
un’ antica matrona tatuata
che non ha meta e va in giro impostata
intorno a se stessa e attorno al mutamento senza fermarsi
un secondo incidendo
sotto e sopra le scritture delle piogge delle nevi dei ghiacciai
mentre i sismi ne incrinano la pelle ne divelgono i tendini
le divincolano le ossa.
Io me ne invischio
della fame della miseria
di ciò che inquina e ciò che consuma
me ne invischio della pace e della storia
della cultura e del silenzio
me ne invischio totalmente
di ogni altro
di ogni tempo e di ogni parola.
Tutto è
e silenzio è anche questo
un gioco per nascondere l’essenza.
Io me ne invischio
me ne invischio
me ne invischio anche di quella.
.
f.f- 14 gennaio 2010– Me ne invischio- Da Carte sensibili
Molto bella Ferni, brava!! Un bacio grande
Grazie Simo, bacio.f