:Scrive Marco Munaro sul risvolto del libro:
– Si dovrà a lungo parlare del nascondimento di Gianfranco Maretti Tregiardini e del suo mondo immaginario, divenuto reale a forza di visioni e attese, di fedeltà alla scrittura e alla vita. Intanto, anche chi ha continuato a credere in lui, e con lui, nella poesia, avrà da questo Canzoniere di sonno e di stupore l’acuta sorpresa di attraversare la struttura pulviscolare della materia e di essere accolto da un vorticare di api su fiori anch’essi immaginari appena ritornati alla luce. È l’arte acrobatica di un maestro del buio, di un Orfeo che non si volta, a stupirci, in affabulazioni sempre nuove rapite all’oblìo, traboccanti desiderio e bellezza, fragranti di entusiasmi e follia, e silenzi. –
Da CANZONIERE DI SONNO E DI STUPORE – Gianfranco Maretti Tregiardini- Edizioni Il Ponte del sale 2009
Quale luce nascondi
tu che rendi chiare le ombre?
I
canzoniere di sonno e di stupore
1
Per l’oro lo sfarzo dei petali
un girasole mi sorprende.
Guarda fissamente sovrasta
rivela segreti alle frasche.
Io lo chiamo soleindiano.
2
Passavano da siepe a siepe
le nostre parole, promettendo.
L’aria non moveva foglia
per la gioia di quel parlare.
…
15
Alberi senza la mente
alberi innocenti.
16
Allegro il fiato e tanto,
se passa le parole in canto.
17
La voglia spaventa la meraviglia.
18
Se l’infanzia fosse scrittura,
sarebbe tracciata con un dito
su un vetro alto appannato.
Diventerebbe subito spartito.
19
Festa li prende, gioco li prende,
i piedi diventano pedali.
20
Mi fantastico di vita ogni mattino.
21
Non conosco l’inizio e la fine del tempo.
Alla poesia non basta che un’ora.
…
31
Per chi ronza di parole il mondo?
32
Soffia le forze le fantasie,
porta dove l’aspettare non esiste,
incappuccia divertito i desideri.
Di tutti i padri il più buono è il sonno
…
*
II
EURIDICE
(21 frammenti Vergiliani)
trad. di Gianfranco Maretti Tregiardini
Ora, s’immagina che della vergiliana fabula d’Òrfeo e d’Eurìdice, scritta a tessere musive nel tempio delle Muse in riva al Mincio, non siano superstiti che squarci.
Di questi soltanto posso dar traduzione, mentre cerco con gli occhi, e vedo tutte le altre parole ridotte a polvere, se pur dorata.
1
MORITURA PUELLA
Lei che sarà della morte
2
IPSE CAVA SOLANS AEGRVM TESTVDINE AMOREM
TE DVLCIS CONIVNX TE SOLO IN LITORE SECVM
TE VENIENTE DIE TE DECEDENTE CANEBAT
Ecco, per alleviare la fine penosa d’amore, sul cavo strumento da suono
solo con se stesso chiamava te sulle corde ti chiamava lungo l’orlo solitario delle acque, te, quando veniva giorno e quando finiva, te, sposa dolce rimpianto
.
jerry uelsmann
Relativamente all’autore:
Gianfranco Maretti Tregiardini nasce a Felonica di Mantova l’anno 1939. Cultore di giardineria, latinità e pedagogia, è scrittore e poeta di nicchia, con opere come Animadaria Vita e umori dei Tregiardini, Fiabario, La fabbrica della fantasia e, in esametri latini, Egloga per un amico. E’ dicitore di Vergilio, Dante, Boccaccia e Teofilo Folengo. Da fantasticante, crede nella fascinazione della poesia, propria e altrui, declamata insieme con musici, all’antica maniera dei trovatori con i menestrelli. Legge i segni della natura e dell’esistere, le meraviglie dei felici e dei bambini. Trasferisce nel gioco della scrittura l’attività ludica dell’infanzia.Tiene in Mantova, sotto il nome di Mantuana Ovvia, seminari sull’arte del trasporre la poesia latina classica in italiano. Va pubblicando il suo Catullo sulla rivista parmense Palazzo Sancitale. Nell’opera Il lampo della bocca rivisita liricamente insieme con il poeta Ronzino Marco Munaro i classici della poesia del nostro Novecento.
Ho letto oggi, anzi ho iniziato ad innamorarmene oggi, è un libro che smemora, proprio come solo “la pesca” amorosa sa fare, meraviglioso raccolto di amore, che more and more… chiama chi ama, come il canto delle api, il loro mulinello in aria, un vento di ali e ori, parole di allori, frulli di foglie e registri di acque in quiete sanno cantare.
Le traduzioni mi hanno portato su una soglia senza tempo dove solo poesia abita senza soffrire l’età che incarna.
Un libro da regalare,oltre che da godere. Grazie.
una domanda:
è tra le pubblicazioni 2009 del Ponte del Sale quindi lo riceverò a casa?
devo dire che quel “risvolto” unito ai testi si è fatto sentire
grazie, elina
Quando l’avrò letto tutto dirò che l’ho letto tutto ma per averlo dovrà trascorrere la sua vena a consumare il mio sangue. Per adesso, ai raggi penetrati dalle fessure, mi sono portato una mano sugli occhi: sarà tutto vero ciò che ho intravisto? Allora parola per parola, sillaba per sillaba, dovrò ripeterlo nel mio silenzio, fino a cadere nel suo spazio pieno.
Sì Elina, ho chiesto ed è l’ultimo testo che arriverà a tutti i soci per il 2009. E’ stato davvero un raccolto molto ricco quello di quest’anno, non ti pare? Un abbraccio,ferni
Per Gigi- Ho avuto ” l’intero corpo” in anteprima da Marco per poter scegliere alcuni testi da pubblicare.Ho faticato per decidermi a portare quelli che hai incontrato qui, ma non potevo certo metterli tutti. Sono un fiume, un cielo, un ronzio,un continuo essere vivi. Ciao Gigi,f
Per Ferni. Tu hai fatto il massimo, come sempre. Un libro come “Canzoniere…” è bello leggerlo dentro una storia che si accumula giorno dopo giorno, a partire quasi da indiscrezioni, voci, sussurri, per arrivare allenati alla luce inesauribile. Ciao, g.
sono contenta di riceverlo
certo è stato un raccolto assai ricco e fruttuoso, proposte diverse e tutte pregevoli
ogni testo ha mosso un “gesto” nel lettore
magari ha fatto chiudere una porta ma ha aperto cuore e mente oppure… ha creato un arco d’attesa
elina
mi piacerebbe fare qui la prossima immersione
Elina
tuffati!