The Vatican Has Many Floors-Josh Sommers
C’è un “cane” in movimento dentro il trabocchetto di questi inediti, un vaticinio e un vaticano di memorie in questi versi brevi di Marco Scalabrino, a volte rapidi… di chine prese o perse nel tempo. C’è un viaggio che è quello personale e umanissimo, l’unico, a cui possiamo sottoporci all’interno della vita, essa stessa un viaggio. Andare e venire dai tornanti , per farci chiaro (e) veggenti, per depositare, da qualche parte, in un segno o in una voce, qualcosa che dica di questo passare, da un corpo all’altro, figli noi di noi stessi e pietra della strada da praticare nel mistero che continua.
nota:
* * *
CANZUNA
DI VITA, DI MORTI, D’AMURI
*
Petru
siddu nasci
masculu
ti chiamu
figghiu.
*
Nna li jidita di na manu
fazzu lu paru e ziparu
grattu li facci niuri
cu lu bianchettu
e cui acchiana acchiana
mi ni futtu
e vinciu.
*
E parru.
Senza fila.
E mi ni mpipu.
Chì ssa sputazza
a mia mi fa campari
e arrunzu li bulletti nna lu stipu.
*
A st’ura
su’ stranii, celi
ciauri
quarteri
e scogniti, facci
palori
fatti.
*
Battaria, di mari
e munti
e timpi
addiddì
cu cazzusa
pasta a furnu
miluni.
Cenzimentu, di varchi
surci
errami e scintini
a senzu d’iddi
agghiri cca
p’arrinesciri.
*
La diffirenza?
Mischinu mia!
Na scoppula
chi ti sagna la vita.
*
No pi cosa,
ma lu roggiu accabbau
e la festa
macari.
*
CANZONE
DI VITA, DI MORTE, D’AMORE
*
Pietro
se sarai
maschio
ti chiamerò
figlio.
*
Sulle dita di una mano
faccio il pari e dispari
gratto le facce nere
col bianchetto
e chiunque prevarrà
me ne infischio
e vinco.
*
E parlo.
Senza fili.
E me ne frego.
Sarà perché il consumar saliva
mi fa sentire vivo
e ammasso le bollette nello stipo.
*
Oggi
mi sono estranei, cieli
odori
quartieri
e sconosciuti, volti
parole
fatti.
*
Sarabanda, di mari
e monti
e valli
in vacanza
con gazzosa
pasta a forno
anguria.
Censimento, di barche
sorci
miserabili
dalle nostre parti
col miraggio
di un avvenire.
*
La differenza?
Caspita!
Una batosta
che ti segna la vita.
*
Non per polemizzare,
ma il tempo è finito
e la festa
anche.
testi “asciugati” come conclusioni di un discorso o di un percorso di pensieri sinceri che arrivano al lettore con l’immediatezza che la vita ci richiede e, a volte, esige
un saluto, Elina
Ringrazio di cuore Fernanda Ferraresso per la pubblicazione del mio testo – mi scuso per avere scritto solo adesso, ma in Sicilia e dalle mie parti ieri è successo il finimondo per il maltempo – e ringrazio altresì Elina – alla quale, se gradite e se mi comunica il suo indirizzo, avrò piacere di inviare un paio di mie pubblicazioni, tra le quali una copia integrale di CANZUNA. Un cordiale saluto a tutti, Marco Scalabrino. marco.scalabrino@alice.it
Non guardo la televisione.Ciò che so lo apprendo dalla radio o dalla rete. Ho sentito e spero che non ci siano stati fatti gravi. Il tempo ormai è qualcosa di fuori dai canoni. Inutile ribadire che tutti ne facciamo le spese prima o poi, nessuno può sentirsene estraneo.
Grazie ancora per la disponibilità e la gentilezza Marco, tantissimi auguri che tutto si sistemi laggiù. Qui sui monti è già comparsa la neve.f
Tive a grande honra de traduzir o “Canzone…”, do Marco Scalabrino, para a Língua Portuguesa. A tradução foi elogiada e, aqui no Brasil, grandes autoridades no assunto Língua Italiana e Siciliana elogiaram muito a tradução. Disseram-se encantados e, mesmo, abismados diante da versão que me coube realizar. Mas, devo confessar, apesar da dificuldade do poema de Marco Scalabirno, senti-me à vontade diante desse mundo torturado, sofrido e contestado que Marco Scalabrino nos apresenta. E, confesso também, diante da mensagem que nos transmite, ao final. Assim, a tradução, que foi angustiante, terminou se tornando gratificante. E eu concluí: Marco Scalabrino é um dos grande Poetas da atualidade.
Tudo de bom, Marco! Um abraço do
Nelson Hoffmann